La notizia arriva nell’intervallo della gara di Europa League con l’Helsinki. Prima della partita c’era stato un incontro fra il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, i vertici della As Roma, i Friedkin e l’ad Pietro Berardi: «Ho incontrato i vertici della società che mi hanno annunciato che entro ottobre presenteranno il progetto per lo Stadio di Pietralata». A domanda specifica sui tempi, memore forse delle figuracce rimediate dai predecessori, Ignazio Marino e Virginia Raggi, Gualtieri non si è sbilanciato: «prima vediamo il progetto che esamineremo con cura». Ancora un mese, dunque, per vedere depositate le carte.
LE CARATTERISTICHE
L’area è quella ormai individuata di Pietralata, l’impianto che la società giallorossa ha in animo di costruire dovrebbe contare 55mila o 60mila posti. La previsione iniziale, contenuta nel dossier che la società ha lasciato a fine aprile al sindaco e che il Messaggero aveva anticipato, è di realizzare uno stadio su alcune delle aree dove avrebbe dovuto essere costruito il vecchio Sistema Direzionale Orientale (Sdo) degli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso. Due i nodi da risolvere: gli espropri dei terreni e la compatibilità della struttura con il vicino ospedale Sandro Pertini. Per quest’ultimo le iniziali prescrizioni del Comune condivise con la Roma riguardano l’accesso protetto delle ambulanze e l’impatto acustico. Più complessa la questione degli espropri: la mai completata realizzazione dello Sdo era comunque passata attraverso l’esproprio delle aree. In linea di massima, le norme prevedono la possibilità per il vecchio proprietario di richiedere indietro i propri terreni se l’opera per cui era stato disposto l’esproprio non si fa più (come per lo Sdo) oppure se cambia la destinazione d’uso (come nel caso dello Stadio).
In realtà secondo l’Avvocatura comunali e i legali della Roma questo non sarebbe un problema insormontabile.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Settembre 2022, 15:33
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