Roma, 31enne picchiato dal branco al Casilino: «Io, aggredito perché gay»
di Marco De Risi
«Ero in strada - ha raccontato il giovane agli investigatori - quando sono stato circondato da alcune persone. Hanno iniziato ad offendermi a sfondo omofobo. Mi hanno detto che ero un brutto gay e che non dovevo girare per strada. Hanno iniziato a toccarmi in modo minaccioso. Ho capito che sarebbe finita male. Ho cercato di fuggire ma non ce l'ho fatta. Loro mi hanno circondato. Si sono fatti sempre più vicini. Poi mi hanno aggredito. Mi hanno picchiato a pugni fino a quando non sono caduto in terra. Prima di fuggire mi hanno preso il telefonino».
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I SOCCORSI
Un'inchiesta che potrebbe coinvolgere anche la squadra mobile considerate le minacce, le offese e il pestaggio. Alcuni passanti, viste le condizioni in cui versava il ragazzo hanno subito chiamato i soccorsi. È stato il personale di un'ambulanza del 118 a prestare le prime cure al giovane sanguinante a terra. Subito dopo è stato trasportato al policlinico Casilino dove è arrivato al pronto soccorso in codice rosso. I medici gli hanno riscontrato ferite multiple ma soprattutto la frattura del setto nasale. Per lui è stata stilata una prognosi di oltre 20 giorni.
Sul posto dell'aggressione si sono precipitate alcune volanti che hanno dato la caccia al gruppetto di violenti pattugliando quel tratto di territorio. Per ora i ricercati sono riusciti a fuggire. Gli equipaggi hanno percorso le strade del quartiere potendo contare sulla descrizione delle persone da ricercare fornite dalla vittima. I violenti hanno agito in cinque, ragazzi sulla ventina e fra di loro ci sarebbe anche una persona di colore. Gli agenti nei prossimi giorni, con l'auto della polizia scientifica, faranno alcuni identikit dei fuggitivi. La vittima, in preda al terrore, non è in grado di riconoscere in modo sicuro i suoi aggressori. La polizia, però, sta indagando anche su altri fronti. Ha contattato alcuni testimoni del pestaggio. La loro testimonianza potrebbe essere importante per riconoscere i colpevoli. Non solo: sono state effettuate delle ricerche sulle telecamere della zona. Magari in una ci possono essere riprese che immortalano i violenti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Agosto 2020, 08:12
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