L’attivazione di altri 200 posti letto. A cui si sommano i 600 delle cliniche private aperti l’ultima settimana di gennaio: così torna a respirare la rete ospedaliera regionale. In attesa del calo dei contagi dopo il picco registrato lo scorso mese. I numeri dei ricoverati è ancora alto: ieri, secondo l’ultimo bollettino regionale i pazienti in reparto erano 2.074, 25 in meno rispetto al giorno precedente. Mentre le terapie intensive registrano 184 malati gravi, con un calo di 15 pazienti. Quindi i decessi: ieri sono stati 40 con il totale che, da inizio pandemia, ha superato i 10 mila malati morti per Covid: 10.029. Prosegue intanto il programma vaccinale: da oggi i centri saranno ad accesso libero e fino ad esaurimento delle disponibilità giornaliere nella fascia pomeridiana (a partire dalle ore 14).
LA RETE OSPEDALIERA
Per i dirigenti dei pronto soccorso è presto per parlare di “discesa”. Ma certo i numeri iniziano a rallentare: «Dalla scorsa settimana abbiamo notato la flessione, dopo settimane infernali in cui l’intero sistema dei ricoveri andava a rilento proprio per l’altissima richiesta di ospedalizzazioni» conferma Giulio Maria Ricciuto, presidente Simeu (Società di medicina di emergenza e accettazione). Con i camici bianchi che guardano già al prossimo futuro e un nuovo allarme che è già scattato. Quello dei pazienti non Covid che stanno arrivando in condizioni critiche. «Sapevamo che sarebbe accaduto. Questa situazione si era registrata nelle fasi più acute della pandemia e ogni volta che le strutture sanitarie si riempiono di malati infetti. Il problema è strutturale e di non facile soluzione. I malati stanno trascurando le patologie croniche rimandando visite e appuntamenti» spiega il professor Ricciuto. Con il rischio che la situazione peggiori nelle prossime settimane: «Intanto dobbiamo aspettare che reparti e padiglioni si alleggeriscano perché anche se c’è stato un lieve miglioramento, registriamo ancora numeri importanti e sarà così ancora per il prossimo mese. Per capirlo è sufficiente notare il numero dei contagi giornalieri». Ancora ieri, come comunicato dalla Regione Lazio nel bollettino, sono stati 10.342 i nuovi casi positivi, 5.029 in più rispetto a lunedì. Nella Capitale invece sono stati 4.434 i contagiati registrati nelle ultime 24 ore.
IL PIANO
«L’intero piano sanitario regionale va rinforzato - aggiunge il presidente Simeu - abbiamo già aperto i tavoli di lavoro per reclutare nuovi medici e per ampliare gli spazi degli ospedali».
La priorità è ridurre il tempo di attesa dei pazienti, è questo uno degli elementi che sta creando maggiori problemi nella gestione dei ricoveri e dei posti letto in questa quarta ondata della pandemia spinta dalla variante Omicron.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Febbraio 2022, 10:20
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