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Giro di vite contro chi 'evade' da casa e, complice lo spietato bel tempo primaverile, infrange i divieti per farsi un week end al mare. A Roma già da venerdì sono stati disposti posti di blocco e controlli a tappeto su tutte le auto e da domani scatteranno controlli stringenti nel quadrante sud della capitale, quello delle direttrici verso il mare, per «evitare le tentazioni di gite nel week end», sottolinea la sindaca Virginia Raggi. E c'è di più: in serata la prima cittadina di Roma firma una ordinanza con cui vieta tutte le spiagge del litorale della capitale fino al 3 aprile prossimo, nonché le aree in gestione di Roma Capitale ricadenti nel perimetro della riserva statale del litorale romano, ovvero la Pineta di Castel Fusano e la Pineta Acqua Rossa. La città dunque si attrezza e serra ancora di più le maglie dei controlli di chi circola in auto, a piedi e di chi corre nei parchi, soprattutto alla Caffarella, parco visitato due volte dalla sindaca e anche in questi giorni pieno di cittadini. Si potrà correre sì, ammoniscono i vigili, «ma solo evitando assembramenti e mantenendo la distanza di sicurezza».
«Credo che questi sacrifici siano fondamentali per invertire la rotta del contagio e ricominciare quanto prima a poter riprendere la nostra vita», commenta via Fb Raggi. Le modalità di controllo dei veicoli che, secondo quando precisato dal Comando di Roma dovranno essere rigorosi, saranno letteralmente a tappeto in tutto il quadrante sud della Capitale, quello che viene percorso da chi vuole recarsi verso il litorale romano. La sindaca Virginia Raggi è chiara: «Non vorremmo che complice il fine settimana e il bel tempo i romani andassero a fare la classica gita fuori porta oppure al mare. Restare a casa significa restare a casa. Sulle principali strade ci sarà un presidio rafforzato». Per questo la polizia locale ha predisposto posti di blocco a macchia di leopardo già da venerdì sera e un rafforzamento straordinario, soprattutto a sud, da domani. Rigorose anche le modalità adottate: la disposizione del Comando Generale della Polizia locale di Roma prevede la predisposizione di «imbuti delimitati con coni flessibili» per fermare «tutti i veicoli e non semplicemente a campione al fine di verificare la legittimità degli spostamenti». «I veicoli - si legge nella disposizione di servizio - devono essere tutti accodati e devono essere tutti sottoposti a controllo. La eventuale fila di veicoli deve interrompersi solo in presenza di evidente situazione di pericolosità e sicurezza della circolazione».
Inoltre in caso di violazione delle prescrizioni per contenere il coronavirus, è precisato, «si procede a formale identificazione ed elezione di domicilio per poi predisporre comunicazione di notizia di reato per la violazione dell' articolo 650 cp», ovvero violazione delle disposizione dell'autorità. «In nessun caso - precisa la disposizione di servizio della Polizia Locale di Roma- sono previste misure precautelari personali o reali sul veicolo che mai potrà essere sottoposto a sequestro». Per ogni posto di blocco vengono assegnati due veicoli. Già in giornata nell'ottica di frenare eventuali fughe al mare i comuni del litorale romano, Anzio, Ardea, Nettuno, Pomezia, avevano disposto la chiusura delle spiagge fino al 3 aprile. In una riunione via Skype i primi cittadini hanno infatti deciso di vietare qualsiasi attività sugli arenili di Torvaianica, Ardea, Anzio e Nettuno.
Di fatto era quindi già diventata off limits tutto il tratto di spiaggia che si estende da Torvaianica a Nettuno, ovvero la meta di week end e vacanze di molti romani perché è il tratto balneare più vicino alla Capitale.
Inoltre sono stati intensificati ulteriormente i controlli coordinati dei confini territoriali, da parte delle Forze dell'Ordine, per garantire il rispetto delle misure adottate dal Governo, evitando assembramenti e spostamenti non autorizzati da un Comune all'altro.
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Marzo 2020, 11:44
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