Spiega Giuseppe Roscioli, presidente capitolino di Federalberghi: «Dalle prime stime che abbiamo fatto, su 200 hotel aperti a oggi, soltanto 20 sono pronti a ricevere i voucher. Perché? Perché il meccanismo è farraginoso e questo crea molta ritrosia tra gli addetti ai lavori: i soldi vanno anticipati e vengono recuperati dopo settimane, sperando sempre che siano rimaste risorse nel fondo (2,4 miliardi di euro, ndr) predisposto dal governo, i passaggi burocratici da effettuare sono molteplici».
Come denunciato dalle associazioni di categorie, l'80 per cento è compensato solo il mese dopo la fine della vacanza, mentre il restante 20 se ne va con lo sconto garantito al cliente. Stando al ministero dei Beni culturali e del turismo, nella prima giornata, precisamente in 12 ore, l'hanno chiesto e ottenuto 72.295 famiglie per un valore di 35 milioni.
Possono accedere a questo strumento tutti i nuclei con reddito Isee entro i 40mila euro: hanno diretto a 500 euro le famiglie con almeno 3 persone, a 300 euro quelle con 2 persone e 150 euro sono destinati ai single.
I bonus si possono usare per pagare strutture ricettive come alberghi, b&b o campeggi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Luglio 2020, 15:13
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