Una furia scatenata che in preda ad alcol e cannabinoidi ha preso a calci e pugni gli operatori che l’hanno accolto all’ospedale San Pietro Fatebenefratelli sulla Cassia: sei feriti in tutto. È accaduto ieri mattina intorno alle sei. Con lunghi attimi di paura fino all’arrivo della polizia: l’uomo, 34 anni, cittadino straniero nato a Roma, in seguito a un incidente è arrivato in ospedale con un’ambulanza del 118 e iniziato a dare in escandescenze. «In stato di agitazione psicomotoria - riferisce amareggiato il direttore del pronto soccorso Simone Bianconi - al momento dell’accesso al triage ha aggredito con violenza quattro infermiere un medico chirurgo di pronto soccorso e un addetto all’accoglienza. Tutti refertati con prognosi dai 5 ai 7 giorni per contusioni varie (labbra, torace, polso, spalla). Sono state necessarie 2 volanti e 6 agenti giunti dopo circa 30 minuti per contenerlo».
Un vero corpo e corpo all’interno di un luogo di cura, l’ennesimo. «Provo rabbia per l’accaduto e per le ferite più psicologiche che fisiche degli operatori di pronto soccorso». Al Villa San Pietro sono arrivate la mamma e la fidanzata dell’uomo, in qualche modo anche loro vittime dell’aggressore. Solo quando sono giunti gli agenti di polizia si è riusciti a immobilizzarlo e sedarlo, per poi esser dimesso e affidato alla polizia.
L’uomo era arrivato in evidente stato di agitazione dovuto ad un abuso di alcol e droga e rimasto ferito in un incidente stradale autonomo. In attesa di essere visitato ha aggredito il personale ferendo sei persone. I poliziotti lo hanno bloccato e arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La posizione dell’uomo è ora al vaglio della magistratura.
Dura la posizione di Giulio Ricciuto, presidente della Società italiana di medicina di emergenza e urgenza sezione Lazio. «Come Simeu sono almeno due anni che chiediamo la riattivazione h24 dei posti di polizia nei pronto soccorso, tra l’altro già presenti come strutture ma vuote.
I PRECEDENTI
Il 7 novembre un uomo aveva preso a schiaffi un infermiere perché stanco di attendere, presso l’ospedale Gemelli, anche lui era arrivato in ospedale dopo un incidente stradale. E ancora: nel pomeriggio di martedì 18 ottobre al Sant’Andrea, una infermiera è stata aggredita da una donna di 55 anni, anche lei esasperata dall’attesa in pronto soccorso, che è riuscita a scappare prima dell’arrivo della polizia.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Novembre 2022, 08:25
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