Il patto Di Maio-Salvini per il governo di "tanti"

Il patto Di Maio-Salvini per il governo di "tanti"

di Marco Conti
Sono veloci, giovani. Hanno molta dimestichezza con i social che inondano di messaggi ora rassicuranti ora arrabbiati. Soprattutto si parlano di continuo via whatsapp senza doversi incontrare o dover prima spiegare ai rispettivi partiti cosa intendono fare. La premiata coppia Di Maio-Salvini domani salirà al Quirinale in tempi diversi e delegazioni distinte, illustrando al presidente della Repubblica strategie che hanno molti punti in comune e che ieri il leader grillino ha in parte anticipato, «sbagliando i tempi», come sostiene l'azzurro Osvaldo Napoli o forse nel tentativo di creare ulteriore scompiglio dentro FI o nel Pd.


IL GRUPPO
Il ragionamento che i due faranno domani a Mattarella di fatto prova a rispondere ai desideri del Quirinale che ha già fatto sapere che non intende il primo giro di consultazioni come una sorta di perdita di tempo, ma dai partiti si aspetta proposte concrete per superare lo stallo. Soluzioni parlamentari, ma anche un elenco di proposte che siano in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Di Maio e Salvini proveranno a proporre al presidente della Repubblica più o meno questo: Vuole un governo per il Paese che duri e permetta di affrontare alcuni problemi? Noi ci stiamo. Ci aiuti a convincere un pezzo di FI (Salvini speak) e una parte di Pd (Di Maio speak) che questa è l'unica strada per evitare le urne. In sostanza nel ragionamento dei due vincitori si tratta di metter su una sorta di governo di tutti, ma senza gli indigesti Berlusconi e Renzi. Una sorta di scambio che i due propongono tra la nascita di un governo e gli scalpi dei due leader. Un esecutivo di quasi-tutti che dovrebbe avvenire realizzando un gruppo di novelli responsabili che si troverebbero nella minoranza dem (Franceschini, Orlando, Emiliano) che vuol liberarsi dell'ex sindaco di Firenze, così come in quella parte di FI che dopo i risultati del 4 marzo ha ripreso ad interrogarsi su come superare la stagione del Cavaliere. La minaccia di un possibile ritorno al voto avrebbe indubbiamente il suo peso e, secondo i ragionamenti dei due, garantirebbe all'esecutivo lunga durata. Ovviamente tutto ciò dovrebbe permettere a Di Maio di ricevere l'incarico contando da subito sui voti della Lega salvo poi trovare - al momento delle consultazioni del premier incaricato con i partiti - sostegno anche tra azzurri e democrat. In cambio del via libera a Di Maio-premier, Salvini incasserebbe la testa del Cavaliere, un pacchetto di misure care all'elettorato del Carroccio - abolizione delle legge Fornero in testa - e alla fine della legislatura una legge elettorale che lo aiuti a restare leader di tutto il centrodestra.

LO SCONTO
Uno scenario da brivido per l'uomo di Arcore che da tempo sospetta che l'intesa Lega-M5S sia ben più avanti di quanto voglia far credere Salvini con la nota di ieri sera con la quale sembra rifiutare il veto grillino nei confronti di FI. «Ho il timore che la Lega di nuovo ci porti là dove non vorremmo andare», sostiene l'azzurro Paolo Romani. Fatto sta che la sortita di Di Maio ha ancor più convinto il Cavaliere della necessità di presentarsi al Colle senza Tajani e solo con i due capogruppo Gelmini e Bernini. Sconcerto anche nel Pd, dove però la reazione più veloce e netta all'offerta M5S di un accordo di programma con il Pd de-renzizzato è stata del renzianissimo capogruppo Marcucci.

Mattarella, molto rispettoso delle dinamiche parlamentari, prenderà nota della proposta e la verificherà nel secondo giro di consultazioni. Immaginare però un ruolo attivo del Quirinale è anacronistico e confonde la moral suasion esercitata da Mattarella - che si fa interprete delle esigenze dei cittadini - con il ruolo attivo che in altra stagione ha avuto il suo precedessore. Ovviamente tra i requisiti che secondo il Capo dello Stato deve avere un governo all'altezza del Paese e dell'attuale situazione, c'è la cornice europea e atlantica. Perché va bene mantenere buoni rapporti con Mosca, ma la collocazione geopolitica dell'Italia non si discute.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Aprile 2018, 14:48
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