«Io, sepolta viva con mia figlia, l'ho sempre tenuta per mano». Il racconto di Marina
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«Siamo appassionate di antiquariato», dice la donna, 58 anni, che si trova ricoverata all'ospedale villa Scassi insieme alla figlia, 24 anni. «Camilla è in condizioni più gravi - spiega - ha riportato la rottura del bacino, ma oggi finalmente siamo certi che se la caverà». La giovane è stata sepolta completamente dai resti del viadotto. «Sentivo che era là sotto, ma vicina a me - racconta Marina Guagliata - ho iniziato a toglierle le pietre dalla faccia e dalla bocca, poi ho perso conoscenza».
La 58enne, sposata e madre di un altro giovane, vive a Serra Riccò ed è titolare di un'azienda molto nota in città: la luminarie Guagliata si occupa del montaggio delle luci natalizie e quest'anno ha allestito gli ombrellini colorati nelle vie del centro. «È stato un attimo ed è crollato tutto, ma io non ricordo quasi nulla - dice Marina Guagliata - è Camilla che mi ha raccontato che mi sono messa a urlare, forse solo oggi, dopo due giorni, inizio a realizzare cosa sia accaduto».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Agosto 2018, 00:19
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