Fase2, nella notte nuovo scontro Stato-Regioni ma alla fine Conte cede e il Dpcm slitta ancora
di Marco Conti
Fase 2 senza il vaccino, Conte: «Rischio calcolato, ma possiamo richiudere»
«Alla fine il risultato è arrivato», spiega il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, al termine dell'incontro notturno con il Governo. «In un'ottica di collaborazione istituzionale si è ricercata e si è trovata una soluzione con l'accordo raggiunto venerdì tra Regioni e Governo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini. Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale dai cui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro - ha concluso Bonaccini - omogeneità e certezza delle norme in tutto il Paese».
Ristoranti, bar, parrucchieri, spiagge: si riparte a distanza di un metro
Si riapre, quindi, perché non si può star più chiusi. Incrociando però le dita, perché il rischio delle riaperture sarà anche calcolato, come sostiene il presidente del Consiglio, ma i pallottolieri sono Venti e oggi dai Venti pallottolieri usciranno una pioggia di linee guida. Un pacchetto di precetti e norme per regione, s’intende. Poi, magari, toccherà ai sindaci.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Febbraio 2023, 20:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA