Chiara Appendino condannata a 6 mesi per falso ideologico a Torino: «Mi sospendo da M5S ma vado avanti come sindaca»
Il processo si riferisce alla mancata posizione al primo bilancio dell'amministrazione di un debito di 5 milioni maturato dalla Città nei confronti della società Ream. I pm avevano chiesto per la sindaca un anno e due mesi. Falso ideologico in atto pubblico e abuso d'ufficio le accuse nei confronti della prima cittadina e del suo assessore. La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio.
«Porterò a termine il mio mandato da sindaca. Come previsto dal codice etico mia autosospenderò dal Movimento 5 stelle», la reazione della sindaca. «Sono profondamente convinta di aver fatto tutto nell'interesse dell'ente, quindi ricorreremo. Per quanto mi riguarda porterò a termine il mio mandato da sindaca e come previsto dal codice etico mi auto sospendo dal Movimento 5 Stelle. Sono stata assolta per tre reati su quattro perché il fatto non sussiste, quindi la motivazione è particolarmente significativa, rimane in piedi un capo che riguarda il falso del 2016 su cui leggeremo le motivazioni», ha aggiunto.
Per Chiara Appendino non scattano i meccanismi previsti dalla legge Severino: la sindaca di Torino, infatti, è stata condannata solo per falso ideologico ed è stata assolta dal reato di abuso in atti di ufficio. È quanto sottolineano in ambienti della Difesa
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Settembre 2020, 16:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA