Vegas mette nei guai la Boschi: "Mi parlò di Etruria". E lei in tv: "Mai pressioni. Mi voleva a casa sua, ho gli sms"
di Alessandra Severini
In pochi minuti le parole di Vegas rimbalzano fuori dalle mura di Palazzo San Macuto e scatenano le accuse contro la sottosegretaria. “Boschi ha mentito al Parlamento, al Paese e ai risparmiatori, deve dimettersi” tuonano in coro i 5 stelle. Il candidato premier pentastellato, Luigi Di Maio va ancora più in là: “Boschi è il Mario Chiesa della seconda Repubblica che con lo scandalo della banca del padre farà iniziare il declino definitivo dei partiti della seconda Repubblica”. Ma di opinione analoga sono anche gli esponenti di Liberi e Uguali. "Quando un membro del governo mente al Parlamento non c'è altra strada che le dimissioni" dice Roberto Speranza.
Boschi si difende con un post su facebook per poi correre ospite negli studi di La7 per un confronto a viso aperto con Marco Travaglio. “Non mi dimetto perchè non ho mai mentito al Parlamento – dice - Non c'è stato nessun favoritismo nei confronti di mio padre”. Poi passa al contrattacco “Vegas mi mandò degli sms e voleva che lo incontrassi a casa sua alle otto di mattina. Ma io gli dissi che potevamo incontrarci solo al ministero o alla Consob”. Fanno quadrato intorno alla sottosegretaria anche i renziani di ferro, sebbene nel Pd si allarghi il numero di chi nutre dubbi sul comportamento della fedelissima di Renzi.
Lite con Travaglio. Tra accuse di misoginia e conflitto di interessi, promesse di querele e vecchie ruggini va in scena lo scontro fra Maria Elena Boschi e Marco Travaglio nello studio di Lilli Gruber su La7. La sottosegretaria Boschi è convinta che nelle accuse del direttore del Fatto ci sia anche qualcosa di personale: “Lui mi odia e mi attacca da sempre. Sono convinta che se fossi stata un uomo non mi avrebbe dedicato tanta attenzione”.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Dicembre 2017, 15:21
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