Giuseppe Conte, cosa sta accadendo all'interno di M5S? Non sono ore facili per il Movimento che può contare in Parlamento sul maggior numero di deputati e senatori. La linea ufficiale è quella di andare avanti con il Conte Ter ter ma provando ad allargare la maggioranza, in modo da sottrarre a Italia Viva la golden share sul prossimo esecutivo, ma la base ragiona su altri temi e vede chiaro il rischio di un premer che possa bruciarsi.
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Le tensioni M5S
È questa la linea che il Movimento 5 Stelle è intenzionato a sposare nelle prossime ore, in vista delle consultazioni al Quirinale. Alle 21.30 è in programma l'assemblea dei gruppi di Camera e Senato: in quella sede i vertici pentastellati sonderanno gli umori dei parlamentari, irritati (non poco) con il capo politico Vito Crimi e il capo delegazione al governo, Alfonso Bonafede, per il rinvio di un confronto che si sarebbe dovuto tenere ieri e che si preannuncia come l'ennesimo sfogatoio. Nelle chat gli eletti non nascondono la propria irritazione: «Speriamo che prima di una eventuale posizione che porti alle elezioni ci chiedano cosa intendiamo fare, altrimenti non è una strategia di gruppo ma solo di alcuni...», attacca una parlamentare. La tensione resta molto alta perché le dimissioni del premier Giuseppe Conte hanno formalizzato l'apertura di una crisi dall'esito per nulla scontato.
M5S, l'appoggio dei grillini a Cointe
Nel frattempo i grillini si stringono attorno al presidente del Consiglio dimissionario: «Siamo e restiamo al fianco del presidente Giuseppe Conte», scrive sui social Crimi, «riteniamo che sia l'unica persona che in questa fase storica possa rappresentare la sintesi e il collante di questa maggioranza. Maggioranza - sottolinea il reggente del M5S - che deve essere consolidata e rinforzata e che deve concentrarsi sulle priorità del Paese». «Il Movimento 5 Stelle rimane il baricentro del Paese e insieme al presidente Giuseppe Conte offriremo il nostro contributo per la stabilità», afferma invece il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Per il sottosegretario a Palazzo Chigi, Riccardo Fraccaro, Conte è il «federatore della maggioranza». Secondo la vicepresidente del Senato Paola Taverna, l'avvocato pugliese è «il solo uomo che può tirarci fuori da questo pantano». All'interno del gruppo parlamentare, però, è sempre più diffusa la sensazione che il premier uscente si stia «logorando» di ora in ora. «Conte non ha i numeri», sentenzia con l'Adnkronos una parlamentare 5 Stelle, pallottoliere alla mano, riferendosi alla compagine dei presunti 'costruttorì: cantiere infinito dove per ora si vedono ancora pochi operai.
Il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 94 https://t.co/LzviSixZOO
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) January 26, 2021
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Conte a rischio
La sopravvivenza politica di Conte - questo il ragionamento che si fa in ambienti parlamentari - è indissolubilmente legata alla capacità dei cosiddetti 'pontierì di racimolare voti per i gruppi contiani di Montecitorio e (soprattutto) Palazzo Madama.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Gennaio 2021, 00:03
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