Da Ostia a Cesenatico si scaldano gli ombrelloni. Rigorosamente con il Wi-Fi perché i gestori degli stabilimenti hanno capito che il nuovo valore aggiunto è l’offerta di postazioni per lo smart working. Le spiagge si stanno riempendo e da domani sarà anche consentito spostarsi da una regione gialla all’altra, con prevedibili migrazioni, ad esempio, di lombardi in Liguria ma anche nella riviera romagnola. Ma la seconda estate in epoca Covid che cosa ci riserverà? Quali regole dovremo rispettare sulla sabbia? Racconta l’assessore al Demanio marittimo della Liguria, Marco Scajola, coordinatore per quel settore nella conferenza delle Regioni: «Mercoledì faremo una riunione in videoconferenza che coinvolgerà tutte le regioni e il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Ne usciremo con chiare decisioni sulle regole. Salvo alcuni ritocchi, dovremmo confermare quelle dell’anno scorso». Cosa significa? Dimenticate i famigerati rendering dei plexiglass che circondano i lettini: fu una ubriacatura che andò alla moda per qualche ora, frutto di qualche suggestione grafica mai applicata nella pratica.
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Bagnini e smartworking
Per garantire la sicurezza in spiaggia, si punterà su distanze, mascherine, buon senso e controlli. «E igienizzazione costante dei lettini - racconta Simone Battistoni, presidente del Sindacato balneari dell’Emilia-Romagna - La mia famiglia è proprietaria del Bagno Milano, a Cesenatico, dal 1926. Non avremmo mai pensato che i bagnini si sarebbero trovati a girare armati di “pompettina a batteria” per disinfettare i lettini. Ma questo e altro pur di lavorare».
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Le regole: ogni ombrellone deve avere un’area a disposizione di almeno 10 metri quadrati. Vi possono sostare solo i componenti di un nucleo familiare. Se al mare vanno insieme due amici non conviventi devono mantenere le distanze (almeno in linea teorica): come normalmente tra un lettino e l’altro, sono richiesti almeno 1,5-2 metri. Quando ci si alza bisogna indossare la mascherina che può essere rimossa quando ci si stende sul lettino. «Dico la verità - racconta Battistoni - l’estate scorsa quasi tutti rispettavano le regole.
Per questo motivo, l’ultimo decreto del governo non contiene una data di riapertura: in quanto non esiste una legge che chiuda i litorali. Gli operatori possono attivare gli impianti». Ma sulla costa romana alcuni gestori aspettano un via libera ufficiale. Ieri - al mattino all’andata, alla sera al ritorno - la Colombo e la via del Mare, le strade che collegano Roma a Ostia, erano ricoperte da un interminabile serpentone di auto come nella scena di apertura di “La La Land”, ma senza balletto. E oggi si replica. I ristoranti sul mare, come tutti gli altri, apriranno solo domani. Il prossimo fine settimana è prevedibile l’apocalisse, bel tempo permettendo. «Però gli stabilimenti, intesi come servizi - racconta Franco Petrini, gestore di Nuova Pineta e Pinetina di Ostia Lido - non sono aperti e non sappiamo quando possiamo partire, perché ci serve un atto ufficiale. Sto scrivendo alla Regione per avere lumi». Nella riviera romagnola, però, da domani qualche bagno (equivalente degli stabilimenti) è pronto a riaprire, per il Primo Maggio molti altri seguiranno. In Liguria, racconta Scajola, sono già al lavoro gli stabilimenti che offrono l’elioterapia.
Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Maggio 2021, 16:44
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