L'Emilia Romagna si dà nuove regole e pubblica una nuova ordinanza in attesa di ulteriori indicazioni dal Comitato tecnico scientifico nazionale. In attesa del monitoraggio di domani, che porterà a una nuova ordinanza del ministero della Salute che potrebbe cambiare la collocazione dell' Emilia-Romagna dalla zona gialla, la Regione ha emesso una nuova ordinanza per cercare di limitare gli assembramenti. Intanto, però, la crescita dei contagi non sembra rallentare: sono 2.402 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Emilia-Romagna, individuati sulla base di 20.310 tamponi. Si contano 49 morti (dei quali ben 26 a Bologna), fra loro un uomo di 43 anni a Modena. Circa la metà dei nuovi positivi, 1.264, sono persone asintomatiche, prevalentemente individuate con attività di contact tracing.
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In attesa di conoscere se l' Emilia-Romagna rimarrà in zona gialla o se saranno inasprite le restrizioni, da sabato entra in vigore l'ordinanza che Bonaccini ha firmato in parallelo ai colleghi di Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Ordinanza Emilia, i punti chiave
Mascherina indossata sempre
La misura vale fin dal momento in cui si esce di casa. Nei giorni prefestivi e festivi chiuse le medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i complessi commerciali, con l'aggiunta, nei festivi, dello stop ad ogni attività di vendita, anche gli esercizi di vicinato (farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie e edicole le sole eccezioni previste, e rimangono aperti gli esercizi di ristorazione pur nei limiti previsti dal Dpcm in vigore). Sempre, invece, nei negozi e in qualsiasi esercizio di vendita potrà entrare un solo componente per nucleo familiare, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni.
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Ordinanza da sabato
Sono le misure previste nell'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, valida in Emilia-Romagna da sabato 14 novembre e fino al 3 dicembre. Niente mercati in area pubblica o privata a meno che non vi siano Piani dei Comuni che prevedano regole di specifiche (perimetrazione, varchi di accesso e uscita distinti, sorveglianza pubblica e privata sull'applicazione delle regole di distanziamento e sicurezza). E ancora: la consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti «regolarmente collocati» (va ricordato che dalle 18 alle 5 di mattina l'attività è sospesa in base all'attuale Dpcm del Governo). La vendita con consegna a domicilio è invece sempre consentita e viene «fortemente raccomandata».
Sport e tempo libero
L'attività sportiva e motoria dovrà avvenire preferibilmente nelle aree verdi e periferiche, e comunque non si potrà fare nei centri storici delle città e nelle aree affollate, ad esempio le vie e le piazze centrali o i lungomare, rimanendo sempre distanziati.
Intesa con Zaia e Fedriga
L'ordinanza viene presa in accordo con i presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, rispettivamente Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, d'intesa con il ministro alla Salute, Roberto Speranza. Per limitare ulteriormente situazioni a rischio, gli spostamenti e, soprattutto, gli assembramenti e la concentrazione di persone che si sono visti anche lo scorso fine settimana. L'ordinanza è stata condivisa anche coi prefetti, per sottolineare la necessità di controlli più stringenti, e conseguenti sanzioni, insieme alle amministrazioni locali.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Febbraio 2023, 18:57
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