Passaporto, visto e certificato che attesta di aver fatto il vaccino contro il coronavirus: in quale prossimo futuro dovremo viaggiare così? Con la curva del contagio ancora molto alta, sebbene in flessione, e la previsione di un 2021 che almeno fino all'estate ci obbligherà ancora a rigide regole, c'è chi si attrezza e parte in anticipo. Per andare in Australia, a esempio, potrebbe servire anche un documento d’identità sanitario oltre a quello vero e proprio. Nei giorni scorsi ne ha parlato l’amministratore delegato di Qantas, la principale compagnia aerea del Paese, e il ministro della Salute del governo di Canberra. L'idea non ha trovato tutti d'accordo, ma è facile immaginare che qualcosa di simile verrà richiesta un po' ovunque nel mondo.
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Per il momento, l'Italia naviga a vista e sta prevedendo di imporre la quarantena per chi rientra dall'estero, o quantomeno per chi sta organizzando una vacanza sulla neve. Lo sci e le piste affollate sono il tema del momento e sono da considerarsi off limits per Palazzo Chigi. Si sta cercando di risolvere la questione a livello europeo, ma non tutti i paesi sono d'accordo a “serrare” funivie e baite, a cominciare dall'Austria che continua a insistere nel non voler chiudere.
Natale e Capodanno sono anche mari caldi e isole da sogno. E mentre si ragiona se ci si potrà spostare tra regioni per raggiungere un genitore anziano, c'è chi guarda molto oltre e immagina per la fine di dicembre vacanze a Dubai, alle Seychelles, alle Maldive: i luoghi più gettonati del momento.
Le regole attuali per l'Europa
Le regole sono quelle stabilite per l'estate scorsa, quando i Paesi europei hanno riaperto i confini interni e ripristinato la libera circolazione nell’area Schengen. La gestione delle frontiere è però di competenza di ciascun governo.
Pensare a una vacanza, in questo periodo, alla fine potrebbe anche risultare vantaggioso. Perché sono tante le iniziative che si stanno mettendo in campo per contrastare la crisi: viaggi a prezzi vantaggiosi, luoghi poco affollati, e politiche di rimborsi più flessibili negli alberghi e sui voli. L'importante è sapere che la situazione è in continua evoluzione e che, in qualsiasi momento, fino a un vero ritorno alla normalità, il viaggio potrebbe comunque saltare.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Novembre 2020, 20:24
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