Un maestro di eleganza. Un uomo raffinato che univa la passione per la moda classica con tocchi di avanguardia. È morto a Roma, dove era nato, Bruno Piattelli sarto rinomato, stilista, imprenditore. Collezionista. Aveva compiuto 94 anni il 2 agosto scorso. È stato uno dei fondatori del Made in Italy, che ha fatto conoscere al mondo, ed è stato tra i primi a mandare in passerella collezioni maschili, in un momento in cui le pedane erano riservate alle modelle. Era suo fedele cliente e amico Marcello Mastroianni per il quale ha creato vestiti e costumi per i film Casanova 70, La Decima Vittima, Le due vite di Mattia Pascal. Grande la passione per il cinema, tanto che ha firmato abiti per i set di registi come Visconti, De Sica, Monicelli, Fellini, Zeffirelli, Scola. Sempre accrescendo la propria cultura anche in questo settore.
Le passioni
«Il cinema e il teatro sono stati un grande amore» raccontava tra le decine e decine di foto che ritraevano i divi incontrati per lavoro. E a cui spesso rimaneva legato. Ha collaborato con costumisti del calibro di Piero Tosi, Maria De Matteis, Giulio Coltellacci. Ha vestito sul palcoscenico fantastici protagonisti come Alberto Sordi, Nono Manfredi, Paolo Panelli, Massimo Ghini, Carlo Dapporto, Gianni Agus, Gino Bramieri. Ma ha ideato abiti femminili e pieni di classe anche per Virna Lisi e Gina Lollobrigida. Non solo italiane le star che fanno parte del gotha di interpreti vestiti da Piattelli, ecco anche Michel Piccoli, Mickey Rooney, Pierre Clementi, George Segal, Orson Wells. I suoi costumi di scena sono esposti tra quelli dei grandi, nelle sezioni specializzate del Metropolitan Museum di New York e al Victoria&Albert di Londra. Aggiungendo così fama a quella che è una delle nostre glorie nazionali, la moda.
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Romano, dotato di grande ironia e di amore per la cultura aveva messo insieme nel tempo una biblioteca immensa. Non solo libri, molti dei quali dedicati a Roma. Il suo orgoglio era L'Archivio Piattelli ricco di 15mila tra disegni, foto, documenti: un patrimonio raccolto negli anni che è stato addirittura dichiarato di interesse storico dal Ministero per i Beni Culturali.
Il sequestro
Ma gli interessi sono tantissimi, tra gli altri quello per l'editoria che lo porta a stampare volumi che raccontano Roma e le sue arti e quello per l'enologia. Momento terribile di ansia per la famiglia Piattelli, quando nel 1979 la figlia di Bruno, Barbara, viene sequestrata. Sarà rilasciata dopo una lunga prigionia. Tra le iniziative per cui Bruno Piattelli verrà ricordato ci sono anche quella legate alla musica sinfonica: nasce nel 2002 l'Orchestra Sinfonica di Roma, di cui è Presidente. Piattelli era un uomo appassionato, di grande impegno e grande cultura. Uno stilista che coltivava l'eleganza in ogni sua manifestazione. La moda perde uno stimatissimo protagonista.
Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Agosto 2021, 16:18
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