Valeria Arnaldi
Il cervello che pulsa, domina, comunica. Crea suggestioni, recepisce

Valeria Arnaldi
Il cervello che pulsa, domina, comunica. Crea suggestioni, recepisce influenze, naviga qui munito di remi con la fantasia. E produce musica, arte, bellezza, pensiero, così, di fatto, identità. È proprio il cervello, sede del pensiero e dell'azione, mistero e al contempo strumento per indagarlo, il primo protagonista della mostra The Rhythm of the Brain, a cura di Achille Bonito Oliva e Melania Rossi e dedicata all'artista belga Jan Fabre. Presentate oltre trenta opere, tra sculture in bronzo e cera, disegni e film-performance, molti lavori mai esposti prima in Italia e appositamente scelti dall'artista per l'appuntamento romano. L'iter è articolato in due macro-percorsi. Da un lato, a essere sviluppato è il dialogo con la collezione permanente del Palazzo, che include L'uomo che dirige le stelle, opera eseguita da Fabre nel 2015, qui posta in relazione anche con Le garçon qui porte la lune et les étoiles sur sa tête, che lo raffigura da ragazzo. Dall'altro, a essere indagata è la ricerca che l'artista sta conducendo da anni sul rapporto tra arte e scienza, illustrata attraverso una serie di lavori legati alla performance che Fabre ha realizzato con il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, che ha scoperto e studiato i neuroni specchio, allestita insieme ad alcuni ritratti e autoritratti della Collezione Elena e Claudio Cerasi.
Jan Fabre. The Rhythm of the Brain, fino al 9 febbraio a Palazzo Merulana-Fondazione Elena e Claudio Cerasi, via Merulana 131. Piano terra ingr. libero, secondo, terzo e quarto 10 euro, 0639967800. In collaborazione con Romaeuropa Festival.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Ottobre 2019, 05:01
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