Trattorie, gel, pusher in car sharing: i furbetti del virus

A mangiare e a bere all'osteria, come fosse una serata qualunque. In barba alle ordinanze di contrasto al Covid-19. Sono stati beccati ancora al tavolo in un locale Prima Porta. E non solo gli unici che, a seguito dei controlli delle forze dell'ordine di questi giorni, ora rischiano guai grossi per non aver rispettato gli appelli alla sicurezza. Gli agenti della polizia locale hanno effettuato 25 mila controlli per accertare 14 violazioni.
I Carabinieri della Stazione Roma Prima Porta hanno invece denunciato a piede libero un 41enne egiziano, titolare di un'osteria in via della Villa di Livia in zona Prima Porta, e due clienti che stavano mangiando al tavolo: un 74enne della provincia dell'Aquila e una 25enne romena.
Ma il cibo e il buon vino non sono gli unici motivi che portano a trasgredire le regole. Migliaia di prodotti per la disinfezione sono stati sequestrati dagli agenti della polizia della divisione amministrativa e sociale della questura di Roma in una nota farmacia del quartiere Trieste: l'attività commerciale vendeva gel igienizzante per le mani ad un prezzo aumentato del 500% circa. Il prodotto, acquistato a 2 euro, veniva rivenduto 9.99 euro per un singolo flacone. Ìn magazzino migliaia di confezioni, a testimoniare la condotta dolosa.
Basta così? Macché. I militari dell'Arma (Compagnia Roma Centro) hanno fermato due giovani a bordo del car sharing: un romano di 34 anni, risultato poi essere anche agli arresti domiciliari, e un cittadino romeno di 25 anni, entrambi con precedenti. I due avevano dosi di shaboo (una potente droga), un coltellino multiuso, materiale per il confezionamento delle dosi un bilancino di precisione e 90 euro in contanti, probabilmente si trattava dei proventi della loro attività illecita.
Dovrà rispondere di evasione anche il 28enne originario di Catania, che era in realtà sottoposto agli arresti domiciliari, sorpreso sul piazzale della stazione Tuscolana mentre gironzolava a bordo di uno scooter rubato, la cui denuncia risulta a Domodossola. In arresto anche il 41enne di Albano laziale che da mesi terrorizzava commercianti e studi privati chiedendo soldi dopo minacce e violenza. La paura del virus non l'ha fermato.
(L.Loi.)

Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Marzo 2020, 05:01
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