Si aggiunge ai dieci tristellati italiani. Enrico Bartolini, chef del ristorante

Si aggiunge ai dieci tristellati italiani. Enrico Bartolini, chef del ristorante all'interno del Mudec di Milano, sale sul podio con le tre stelle della Guida Michelin, riportandole a Milano dopo Gualtiero Marchesi. Una cucina contemporanea, tra classicità e sperimentazione. E chissà se non sarà sempre lui lo chef della serata della prima della Scala di Puccini: tutti e due toscani.
Felicità a mille?
«Emozionato. La felicità la tengo dentro. Mi avevano invitato per accompagnare Donato Ascani, lo chef del ristorante Glam di Venezia che porta la mia firma e che ha preso due stelle».
Sì, ma i rumors circolavano da un po'...
«Sì, ma tra il dire e il fare ci sono le tre stelle. E non è facile. Ci sono bistellati che non hanno la terza e che stimo molto».
Cosa si prova a indossare la giacca con tre stelle?
«Pesa, pesa. Sembra di ferro più che di cotone (ride, ndr). Uno stimolo a continuare a fare bene quello che abbiamo fatto finora. Con il coraggio di mettere in campo le idee che ci passano per la testa. Non smettere mai di migliorarci. Ci dà coraggio e visibilità che ci aiuta a esprimerci ancora meglio. Dobbiamo approfittarne in modo serio come abbiamo fatto finora».
Le regole per arrivarci?
«Rispetto, disciplina, rigore. Non dimenticando mai la sensibilità e la gioia».
Tre stelle a Milano mancavano dai tempi di Gualtiero Marchesi.
«Lo penserò ogni sera, con grande onore».
(R. Vec.)

Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Novembre 2019, 05:01
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