Rita Vecchio
Enrico Bartolini è il nuovo tre stelle italiano. Lo chef toscano,

Rita Vecchio
Enrico Bartolini è il nuovo tre stelle italiano. Lo chef toscano, 40 anni tra pochi giorni, porta il suo ristorante, al Mudec di Milano, sul podio della Guida Michelin 2020, presentata ieri al Teatro Municipale di Piacenza. É il risultato di un anno di lavoro di ispettori in cerca di stelle in giro per l'Italia, come ribadisce Marco Do, presidente di Michelin Italia: «Lavorano in forma anonima e pagano il conto. Le nostre stelle sono novità e quest'anno sono 33: 1 tre stelle, 2 bistellati, 30 una stella».
Per un totale di 11 ristoranti con 3 stelle, 35 con 2 e 328 con una. Ovvero, 374 ristoranti con la Lombardia in testa (62 stellati). Tra le province, prima Napoli (26 ristoranti), seconda Roma (24) e poi Milano con 20.
TRE STELLE
I ristoranti per cui vale il viaggio, e quindi le 3 stelle, sono: Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, St. Hubertus a San Cassiano, Le Calandre a Rubano, Dal Pescatore a Canneto Sull'Oglio, Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro, Mauro Uliassi a Senigallia ed Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
DUE STELLE
I nuovi sono Glam di Enrico Bartolini a Venezia con lo chef Ascani e La Madernessa con Mammoliti, nel cuneese. Perdono, invece, una delle due stelle Al sorriso di Soriso, Locanda Don Serafino a Ragusa, Vissani a Baschi e Locanda Margon a Ravina.
PREMI SPECIALI
Giovane Chef è Davide Puleio del ristorante L'Alchimia di Milano che oggi si aggiudica anche la sua prima stella. Chef Mentor è Gennaro Esposito, due stelle di Torre del Saracino a Vico Equense. Servizio di Sala a Sara Orlando dello stellato Locanda di Orta a Orta San Giulio.
Passion for Wine a Rino Billia dello stellato Le Petit restaurant di Cogne. Premio donna a Martina Caruso del Signum di Salina.
DELUSIONI
Quelle degli chef e dei clienti. Con risultati che dividono e fanno discutere. Come la mancata seconda stella a Carlo Cracco, e la stella tolta a Giancarlo Morelli, con una sequela di dissensi. E poi ci sono il giapponese di Milano Wicky Priyan che in tanti pensavano prendesse la sua prima, a Matteo Baronetto che non arriva a due. Fino a Gianfranco Vissani che, a sorpresa, ne perde una.
Ma la Guida rossa è anche questo: non solo stelle, ma anche dolori.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Novembre 2019, 05:01
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