Mose sotto accusa: «Non funziona» Conte: si farà

I danni «non sono ancora quantificabili», coma ha detto il premier Conte giunto ieri a Venezia, Ma già oggi, in consiglio dei ministri, verrà valutata e accolta la richiesta di stato di calamità naturale fatta dal sindaco lagunare e dal governatore veneto.
Ma la polemica infuria soprattutto sul Mose, l'opera che avrebbe dovuto difendere Venezia proprio dai pericoli dell'acqua alta. La grande diga, costata miliardi in investimenti, non funziona perchè ancora incompleta. Arrigo Cipriani, patron dello storico Harry's Bar di Venezia, attacca deciso: «Sono state fatte a monte e decise prima, da gente che non c'entrava e non aveva capito niente di Venezia, opere faraoniche come il Mose, che non difenderà mai la città dalle maree».
La politica prova a sottrarsi dalle accuse di immobilismo: «Il Mose va completato», annuncia ancora Giuseppe Conte, mentre il ministro De Micheli conferma che «le procedure per il commissario sono in corso». Più pesanti le parole del ministro penstastellato Bonafede: «Il Mose è stato fermato più volte dalla magistratura per corruzione». (M.Fab.)

Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Novembre 2019, 05:01
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