Mario Fabbroni
Per qualche ora si è temuto il peggio, l'inizio di una vera

Mario Fabbroni Per qualche ora si è temuto il peggio, l'inizio di una vera
Mario Fabbroni
Per qualche ora si è temuto il peggio, l'inizio di una vera e propria guerra in Medio Oriente dalle conseguenze inimmaginabili. Invece Donald Trump, dopo aver giocato d'azzardo con l'uccisione del generale-idolo iraniano Qassem Soleimani, per ora sembra aver vinto la sua scommessa. L'Iran aveva promesso una terribile vendetta e nella notte di ieri ha attaccato due basi Usa in Iraq. Basi in cui si trovano anche altri soldati della coalizione anti-Isis, tra cui un contingente di militari italiani.
Ma l'offensiva missilistica - una trentina i lanci - si è conclusa con pochi danni e nessuna vittima: tutti illesi. La linea rossa insomma non è stata valicata, proprio come sperava l'inquilino della Casa Bianca che, tirando un sospiro di sollievo, ha escluso in questa fase ogni tipo di escalation. È arrivato solo l'annuncio di nuove sanzioni contro Teheran, fatto dal presidente americano parlando in diretta tv alla nazione. Anche se Trump ha ribadito come «tutte le opzioni restano sul tavolo», visto che da Teheran l'ayatollah Ali Khamanei e il presidente Hassan Rohani hanno parlato di «schiaffo agli Usa» continuando a lanciare nuove minacce: «Non è finita, taglieremo le gambe all'America». Addirittura le parole di Trump lasciano intravedere scenari nuovi, un'ipotesi di disgelo tra gli Usa e lo «Stato canaglia» per eccellenza: «Siamo pronti alla pace, serve un nuovo accordo che faccia crescere e prosperare l'Iran».
Da qui l'invito all'Europa, alla Russia e alla Cina di abbandonare definitivamente la storica intesa del 2015 sul programma nucleare iraniano, proprio come ha fatto la nuova amministrazione della Casa Bianca. »Fino a che sarò io il presidente degli Stati Uniti - la conclusione del messaggio di The Donald inviato con il suo Stato Maggiore alle spalle - l'Iran non avrà mai l'arma atomica».
L'attacco iraniano ha in qualche modo coinvolto anche i militari italiani, che tuttavia non hanno riportato alcuna conseguenza: sono infatti rinchiusi in un bunker ma il ministero della Difesa ha comunque pronto un piano di evacuazione d'emergenza con il supporto di un aereo C27-J ed una nave.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Gennaio 2020, 05:01
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