Mancini: «Spero di non dormire fino al 10 luglio»

Marco Zorzo
«Notti magiche, inseguendo un gol....». Ve la ricordate? Il tormentone dell'estate di 31 anni fa, by Bennato-Giannini: Un'estate italiana. Quella del 1990, proprio così. Con la speranza che l'epilogo stavolta sia differente: maledetti rigori, due Mondiali persi (uno però vinto, vero Lippi?). Eccoci a Euro 2020, che si gioca un anno dopo a causa della pandemia da Covid 19.
Prime tre gare all'Olimpico, con presenza di 16mila tifosi sugli spalti, 15 mesi dopo. Primo ostacolo (alle 21) la Turchia di Gunes: da prendere con le molle. «Da questa notte l'emozione, sarà tanta. È l'inaugurazione, non ci si può non emozionare. Sarà una notte diversa dalle altre: spero di arrivare più avanti a non dormire, fino al 9-10 luglio».
Lo dice Roberto Mancini, che sprona la sua Italia, e il riferimento all'11 luglio, data della finale di questi Europei a Wembley, è chiaro. «La voglia di vivere questo Torneo da protagonisti è importante - aggiunge il Mancio - C'è un eccesso di entusiasmo? I tifosi possono averlo. Noi sappiamo che è importante, ma anche che lo è sapere cosa stiamo andando ad affrontare. Ma se facciamo quel che sappiamo fare, con tranquillità, possiamo farcela».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Giugno 2021, 05:01
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