La denuncia anonima del padre di un tossicodipendente rovinato dai pusher e le dichiarazioni

La denuncia anonima del padre di un tossicodipendente rovinato dai pusher e le dichiarazioni di un narcos pentito hanno svelato che in via Giacinto Camassei non c'era solo uno spaccio di cocaina occasionale, ma il tutto era gestito da una organizzazione criminale con a capo Marco, Pietro, Roberta Maruca e Daniele Lioniello. Il blitz dei carabinieri del gruppo di Frascati, il secondo in una settimana, coordinato dal procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia Ilaria Calò, ha portato all'arresto di 21 persone su 59 indagate per narcotraffico.
Il clan Maruca è uno dei più radicati nel quartiere ed è balzato più volte agli onori delle cronache quando uno dei componenti accoltellò un poliziotto delle volanti. Lo spaccato che l'inchiesta della procura ha restituito è sconfortante, per la quantità di cocaina che ogni giorno veniva venduta e per i guadagni enormi che finivano nelle tasche dei narcotrafficanti. Erano infatti più di 1.500 le dosi che venivano cedute quotidianamente ai tossicodipendenti, per un totale di un chilo e mezzo, che rendevano 220mila euro a settimana. Nel corso dei riscontri investigativi, è stata sequestrata una raffineria a Fiano Romano con oltre 4 chili di cocaina.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Maggio 2021, 05:01
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