Emilio Orlando
Malavita del Tuscolano, traffici illeciti, malaffare e telecamere

Emilio Orlando
Malavita del Tuscolano, traffici illeciti, malaffare e telecamere di sicurezza sotto indagine dopo l'agguato di lunedì pomeriggio in via Flavio Stilicone dove sono stati gambizzati Mauro Gizzi di sessantasei anni e Maurizio Salvucci di cinquantuno. I due sicari che in pieno giorno hanno fatto fuoco sui due pregiudicati, seduti su un tavolino fuori il Petit Bar, sono arrivati a bordo di uno scooter nero, che secondo alcuni testimoni che hanno assistito alla scena, dovrebbe trattarsi di un Honda Sh.
Il movente? La spartizione di un territorio, quello del Tuscolano, rimasto senza un reggente vero e proprio dopo che sono stati estirpate le radici a famiglie storiche come Casamonica, Spada e Senese. In battaglia per il nuovo feudo, quindi ci sono tre nuovi clan emergenti: giovani, violenti e con la fame di potere, secondo i rapporti della Dia. In primis per il controllo dello spaccio. E proprio quest'ultima sembra essere la pista giusta. I detective della sezione omicidi del nucleo investigativo di via In Selci e quelli esperti di criminalità organizzata, stanno interrogando malavitosi e vecchie conoscenze dell'Arma, storici appartenenti a cartelli della criminalità romana che gestiscono il narcotraffico. E il risultato che trapela sembra essere da brividi: «È un segnale che sta per scoppiare una guerra tra i clan per la gestione del territorio», confida un investigatore.
In questo contesto criminale, una volta regno incontrastato della banda della Magliana di Enrico Nicoletti, della nuova camorra organizzata di cui faceva parte la famiglia Rocchetti, che aveva in suo quartier generale ai Castelli Romani, oggi gravita anche la criminalità albanese, che sta conquistando, con l'uso delle armi spazi sempre maggiori nel panorama romano dello spaccio di grosse partite di droga. Le indagini dei carabinieri stanno ripercorrendo anche quella scia di sangue che nel 2011 insanguinò la Capitale. Trenta furono le esecuzioni a colpi di pistola, la metà delle quali sfociarono in omicidi alcuni dei quali ancora irrisolti.
Tra piazza di Cinecittà, viale Don Bosco e via Flavio Stilicone - quest'ultima tristemente nota come fiorente piazza di spaccio - il Ros dei carabinieri mise a segno tre importanti operazioni antidroga: Orfeo, Los Moros e Orchidea. La recrudescenza della violenza a mano armata a Roma, dopo l'agguato del Petit Bar, riapre vecchi scenari investigativi su spaccati della criminalità che controllano interi quartieri ormai governati da famiglie malavitose che gestiscono lo spaccio, l' usura, le estorsioni ed il riciclaggio.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Aprile 2019, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA