Salvatore Garzillo
Emergono le prime indicazioni di responsabilità nell'incidente

Salvatore Garzillo
Emergono le prime indicazioni di responsabilità nell'incidente ferroviario di Carnate dove il 19 agosto scorso un treno è deragliato dopo aver percorso circa 10 chilometri senza guida.
Il macchinista e il capotreno sono stati indagati dalla procura di Monza con l'accusa di disastro ferroviario colposo. La notizia, anticipata dal Corriere della Sera, segna il primo passo verso una ricostruzione più chiara di quanto accaduto quel giorno. Secondo le indagini della Polfer di Milano, il problema sarebbe partito dai freni del treno. Non un guasto meccanico ma un errore umano: i freni, infatti, non sarebbero stati correttamente inseriti alla stazione di Paderno-Robbiate (Lecco). Questo significa che macchinista e capotreno non avrebbero dovuto allontanarsi dal convoglio, come hanno invece fatto approfittando di una pausa per bere un caffè al bar. In quei minuti di assenza il treno, a causa dei binari in discesa, ha iniziato a muoversi lentamente fino a raggiungere la velocità di 70 chilometri orari, e la sua corsa avrebbe potuto avere conseguenze gravissime. Quando al coordinamento si sono accorti di cosa stava accadendo hanno indotto il deragliamento nella stazione di Carnate, provocando il lieve ferimento dell'unica passeggera a bordo.
L'iscrizione nel registro degli indagati non è una promessa di condanna ma, anzi, una tutela per i due dipendenti ferroviari, che in questo modo potranno partecipare con i propri legali e periti a tutte le fasi processuali, soprattutto agli accertamenti tecnici irripetibili sul convoglio e sui binari.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Settembre 2020, 05:01
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