Juve, anche i ricchi piangono

Juve, anche i ricchi piangono
Timothy Ormezzano
MILANO - Il pranzo domenicale è andato di traverso alla Juve. Troppa presunzione e un gran numero di errori costano ai bianconeri il pari (2-2) contro il Sassuolo e soprattutto il sorpasso in vetta dell'Inter, ora a +1. «Se ci preoccupiamo ora della classifica a marzo bisognerà chiamare uno psichiatra», sdrammatizza Sarri. Il Sassuolo esce con un punto da quello Stadium dove fino a ieri aveva perso sette volte su sette in serie A. «Nel primo tempo abbiamo giocato con poca testa - ammette Sarri -. Se regali 50 minuti agli avversari, può accadere di non vincere».
Sembrava una passeggiatina bianconera di salute, dopo il gol al 20' di Bonucci (con leggera deviazione di Marlon). Ma i neroverdi nel giro di tre minuti hanno trovato il pari con un bellissimo scavetto di Boga a beffare l'uscita di Buffon. In avvio di ripresa gli ospiti hanno raddoppiato il conto con Caputo, bravo ad approfittare di quelle che Marurzio Sarri definirà «tre cazzate»: l'alleggerimento sbagliato di Cuadrado, l'assist involontario di De Ligt e infine la papera di Buffon, che ieri ha (amaramente) timbrato il suo 645° cartellino in A, due in meno del record di Maldini.
Nell'anno in cuiSuperGigi passava alla Juve nasceva Turati, il terzo portiere del Sassuolo che ieri ha sostituito Consigli. Il classe 2001 ha come idolo lo stesso Buffon ma è cresciuto nel vivaio di quell'Inter a cui ieri ha fatto un favore. La Juve cambia volto soltanto con l'ingresso (tardivo) di Dybala. È lui a conquistare il rigore che al 68' permette a uno spento Cristiano Ronaldo di pareggiare i conti e di interrompere un digiuno in bianconero che durava da un mese tondo.
A proposito di penalty, allla Signora ne manca uno(trattenuta su De Ligt). Giusto invece annullare il gol segnato da CR7 in fuorigioco. La Juve è specializzata in vittorie last minute, ma questa volta il coniglio è rimasto nel cilindro.
«Qualche volta non va come si vorrebbe», commenta Dybala, uno dei pochi bianconeri a salvarsi. «Si può dare di più», aggiunge Bonucci. Appello da girare a Cristiano Ronaldo, che ha ritrovato il gol ma non ancora la forma e il sorriso.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Dicembre 2019, 05:01
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