Francesca Binfarè
Una grande festa. Protagoniste la verve e la voce inconfondibile

Francesca Binfarè
Una grande festa. Protagoniste la verve e la voce inconfondibile di Marcella Bella. La cantante catanese celebra la sua carriera da protagonista della musica italiana, tra tanti Festival, premi, vittorie, con il tour 50 anni di Bella Musica. E questa sera è al Teatro Dal Verme, secondo appuntamento teatrale dopo quello della scorsa primavera a Roma, da cui è stato estratto un disco.
Il pubblico quali successi le chiede?
«Montagne verdi, Nell'aria, Senza un briciolo di testa, Io domani e Dopo la tempesta. Questa canzone in particolare piace ai più giovani».
Quale canzone per lei non dovrebbe mancare?
«Non ce n'è solo una. Mio fratello Gianni ha scritto per me più di trecento brani, ognuno ha un'emozione dentro. Per esempio L'ultima poesia, è stato un grande successo. Giancarlo Bigazzi in Montagne verdi parla della mia vita, della ragazzina che prende il treno e rincorre il suo sogno».
Le proporrà al Teatro Dal Verme?
«Sì, lo spettacolo durerà un paio d'ore. A Roma pensavo che il pubblico si sarebbe stancato. Macché».
In che modo omaggerà suo fratello Gianni?
«La serata stessa è un omaggio a lui. Gianni sarà in sala, sarà commovente. Non riesce più a parlare, vive una situazione non facile ma è sempre allegro, ci basta uno sguardo per capirci».
Oltre alle canzoni cosa ci sarà?
«Una grande orchestra e ospiti a sorpresa (non faccio nomi). Ripercorro musicalmente e con immagini la mia vita pubblica e quella privata, perché le due cose non si possono separare. Racconto aneddoti, mostro foto. Una serata così non poteva mancare a Milano».
La considera la sua città?
«Ci sono cresciuta, ho passato qui 40 anni, è la città che mi ha adottata».
Lei ha un pubblico eterogeneo. Che cosa rende sempreverdi le sue canzoni?
«Chi viene a sentirmi sa tutta la mia discografia, a volte mi chiedono pezzi che ho dimenticato. Una volta un successo durava sei mesi, un anno, la gente lo ricorda ancora. Adesso la musica è usa e getta. In Italia il pop, anche quello autorale, è un po' messo da parte; va la trap, che per me è un genere come un altro - io ascolto quasi tutto - ma il rap è più parlato che cantato».
Venendo alla televisione, rifarebbe il programma Ora o mai più?
«Non ci sono stati contatti, immagino che slitterà di qualche mese visto l'impegno di Amadeus al Festival di Sanremo. È stata una bellissima esperienza e la rifarei».
A proposito, ha pensato al Festival?
«Un pensierino l'ho fatto».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Novembre 2019, 05:01
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