Il Museo di Totò al Monte di Pietà. Prima dell’arrivo del ministro della Cultura Dario Franceschini in città, per il summit Euro-mediterraneo, il progetto di realizzare il museo del Principe della risata all’interno dell’antico edificio situato nel Decumano inferiore era soltanto un’ipotesi. Ma adesso il numero uno del Mic e il sindaco Gaetano Manfredi lanciano lo sprint. I due si sono ritrovati allo stesso tavolo, uno accanto all’altro, per la cena di gala sulla terrazza di Palazzo Reale (con loro i due ministri di Francia e Spagna) e si sono confrontati sui dossier aperti: oltre al museo di Totò e quello da dedicare a Caruso, Palazzo Fuga e Castel dell’Ovo.
Al netto dell’accelerazione sul museo Totò, novità in vista anche sull’Albergo dei Poveri. Per il progetto Pnrr da 100 milioni per il restyling di Palazzo Fuga, il ministero della Funzione pubblica ha avviato la selezione delle candidature di esperti per i Beni culturali. Entro l’estate si saprà quali professionisti lavoreranno alla riqualificazione e rigenerazione urbana della struttura. A luglio è prevista una visita dei due ministri che stanno lavorando alacremente per il rilancio dell’Albergo dei Poveri: con Franceschini ci sarà il ministro del Sud e della Coesione territoriale Mara Carfagna. Chissà che per quell’occasione non si possa dare il via libera ai lavori. Nel Real Albergo dovrebbe inoltre essere trasferita la Biblioteca nazionale: «Il trasferimento della Biblioteca nazionale da Palazzo Reale all’Albergo dei Poveri è un’idea su cui stiamo lavorando» ha ricordato nuovamente ieri Franceschini.
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Sembra dunque superata l’ipotesi di veder nascere il museo nel Rione Sanità, a via Santa Maria Antesaecula, nella casa che ha dato i natali a Totò. La figlia dell’artista, Liliana de Curtis, scomparsa due settimane fa ha lottato per due lustri affinché si riuscisse a realizzare un luogo per ricordare l’opera di suo padre.
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Sembra oramai segnata la strada dello spostamento della Biblioteca nazionale nell’Albergo dei Poveri. «È un’ipotesi su cui stiamo ragionando - ha ricordato ancora Franceschini - L’idea è di fare una grande biblioteca che conservi i fondi antichi e che contemporaneamente sia una biblioteca aperta, moderna con sale di lettura, giovani, multimedialità e che consentirebbe anche di far diventare Palazzo reale tutto un museo. Un’ipotesi - conclude - della quale si può discutere senza aggressioni». Infine su Castel dell’Ovo è in corso un fitto lavoro degli uffici per arrivare al nuovo accordo tra Comune, Demanio e Mic per poter finalmente partire con i lavori di ristrutturazione più corposi che richiederanno diversi mesi. Il progetto di restyling è già finanziato per 8 milioni di euro.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Giugno 2022, 08:58
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