Proprio la soluzione di Marghera, che il ministro Toninelli vuole escludere a priori, è invece quella che risulta migliore secondo l'analisi del 2017. Lo studio venne condotto utilizzando un modello e un software (Multob.exe) sviluppato dall'Università Iuav di Venezia e già applicato, ad esempio, nello studio di fattibilità della nuova linea AV Salerno-Reggio Calabria.
Fu basata anche su questo studio la decisione del Comitatone dell'8 novembre di quell'anno, che indicò Marghera come terminal per le navi oltre le 55 mila tonnellate di stazza. Nello studio sono state esaminate e confrontate sette soluzioni, ma non vi figura quella - 'sponsorizzatà ieri dal ministro Toninelli in visita a Venezia - di un terminal crociere a Chioggia. Vi sono invece le ipotesi di una «opzione zero pre Clini-Passera», ovvero una sorta di «tutto come prima» la limitazione del decreto del 2012; l'attuale Marittima a Santa Marta con la limitazione a navi sotto 96 mila tonnellate; un terminal esterno al Lido, il cosiddetto «progetto Duferco»; l'adeguamento del terminal ro-ro di Fusina; e infine tre opzioni a Marghera: area Montesyndial, Molo Sali e Canale Nord Sponda Nord. Queste ultime due, secondo lo studio, presentano la «maggiore utilità complessiva».
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Giugno 2019, 14:21
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