MONTEBELLUNA - Giornata di assestamento per le piscine Chiara Giavi di Montebelluna. Nuove norme e nuovo personale per garantire il rispetto della recente decisione del governo. «È bene vaccinarsi, ma sicuramente con questo nuovo decreto subiremo un forte calo della clientela. Per noi questo significa una nuova riduzione degli incassi» afferma Mariagiulia Pillonetto, responsabile della segreteria. L’attività che vede la maggior parte di rinunce è quella neonatale, nella quale i genitori accompagnano figli di pochi mesi, ovviamente non vaccinati, a prendere confidenza con l’acqua.
Nuovo personale è stato inoltre autorizzato e istruito per facilitare gli ingressi ed evitare lunghe code e assembramenti. Due dipendenti si trovano all’unico ingresso dell’impianto e facilitano gli accessi: uno controlla la temperatura corporea e verifica il passaggio della tessera sanitaria, utile al tracciamento delle persone che hanno frequentato la piscina, nell’eventualità di positività riscontrate. L’altro verifica, con un telefono messo a disposizione dalla direzione, la validità dei Green pass cartacei o virtuali grazie all’applicazione “C19”, validata dallo Stato, che ne legge il QR code.
Per la piscina esterna non è necessario esibirlo e non verrà richiesto mentre per quella interna è obbligatorio. «Una ragazza è venuta a nuotare nella piscina coperta e non essendo vaccinata ha dovuto fare il tampone per ottenere il Green pass ed accedere in piscina.
«Abbiamo avanzato la domanda all’autorità sanitaria che i dati contenuti nel Green pass vengano trasferiti nelle tessere sanitarie. Così sarebbe tutto più semplice» dice Corrado Menegon, responsabile della sicurezza. Tutto, a Montebelluna è stato quindi organizzato per evitare confusione o lamentele. «La piscina è un luogo sicuro e un’agenzia di salute. Noi faremo del nostro meglio per garantire sicurezza e benessere» conclude Menegon.
Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Agosto 2021, 11:14
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