Villa Ada tra degrado e rischi per la sicurezza:
i lavori di restyling sono fermi -Foto

Villa Ada tra degrado e rischi per la sicurezza: i lavori di restyling sono fermi

di Lorena Loiacono
Da Villa storica, ridotta a una triste distesa di sterpaglie o poco più. Villa Ada aspetta di rinascere ma, nel frattempo, le sue condizioni peggiorano di giorno in giorno. Era la primavera scorsa quando Leggo, con foto e video esclusivi all’interno delle aree più a rischio, ha denunciato la grave situazione di degrado in cui versa la Villa che, con i suoi 158 ettari di estensione, rappresenta un vero e proprio polmone verde all’interno di Roma. Un bosco nella città, destinato anche a far parte dei progetti per le Olimpiadi Roma2024.
 
 


Peccato però che di verde sia rimasto ben poco. La denuncia di tanto degrado parte, oggi come allora, dall’attrice Margherita Buy che, da cittadina attenta, frequenta e ama Villa Ada come tanti romani che ogni giorno attraversano quei luoghi, con la speranza di vederli rinascere. Il Campidoglio, sotto la guida dell’ex commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, annunciò l’avviò di un tavolo tecnico per stilare un piano di restauro della Villa, un progetto che sarebbe stato condiviso con la Sovrintendenza Capitolina, le Soprintendenze Statali e la Guardia Forestale. I lavori, almeno quelli di piantumazione di 60 nuovi alberi dopo l’abbattimento degli alberi pericolanti, dovrebbero partire ad ottobre. Per ora tutto tace Anzi. Quell’area verde immensa, sia per le sue dimensione sia per il valore storico e artistico, sta precipitando sempre di più. Le scuderie Reali, ad esempio, sono terra di nessuno o, meglio, sono nelle mani di scorribande notturne: non sono sigillate a dovere, chiunque voglia avventurarsi può farlo facilmente anche se la struttura rischia di crollare da un momento all’altro.

Il Laghetto è uno stagno verde da cui anche le tartarughe vorrebbero scappare mentre il Tempietto, nonostante un restauro del 2013, è già in stato di abbandono vedendo vanificati così gli sforzi fatti. Il viale alberato, Viale Don Luigi Di Liegro, da tunnel degli innamorati per intere generazioni si è trasformato in un’area disboscata e pressoché brulla mentre i giochi per bambini e gli arredi, come le panchine e i tavoli di legno, si stanno letteralmente sbriciolando. Così come si stanno sbriciolando anche gli stessi cartelli di pericolo sparsi un po’ ovunque: segni tangibili che l’Amministrazione è perfettamente a conoscenza del degrado ma, nonostante ciò, sta lasciando passare decisamente troppo tempo dall’ultimo intervento. Anche solo di semplice messa in sicurezza.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Settembre 2016, 10:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA