Roma, chiuse le indagini sull'untore dell'Aids: Talluto rischia 20 anni

Chiuse le indagini sull'untore dell'Aids: rischia 20 anni
Inchiesta chiusa a Roma e richiesta di rinvio a giudizio in vista per Valentino Talluto, il 32enne sieropositivo accusato di aver contagiato non meno di 30 donne durante rapporti sessuali non protetti benché fosse conscio del suo stato.

I casi contestati sono 57 e comprendono anche quelli di contagi indiretti (un bimbo e 3 partner di donne in precedenza infettate), nonché casi di donne scampate all'infezione. Le accuse formulate dal pm Francesco Scavo sono di epidemia dolosa e di lesioni gravissime. Talluto rischia almeno 20 anni di carcere.

Tra gli episodi contestati a Valentino Talluto, a partire dall'aprile del 2006 (quando scoprì di essere sieropositivo, e fino al 23 novembre scorso (giorno precedente l'arresto), anche il caso di un bambino, figlio di una straniera da lui contagiata anni prima, al quale è stato diagnosticato il virus Hiv all'età di otto mesi, unitamente all'encefalopatia, causalmente riconducibile, è detto in uno dei capi di imputazione, allo stato di sieropositività contratto dalla madre durante il parto.

Gli accertamenti hanno consentito di risalire a 57 episodi, ma gli inquirenti sono certi che ci siano altre persone contagiate, direttamente o indirettamente, che hanno evitato di ricorrere alla magistratura. Talluto si è sempre difeso sostenendo di non essere consapevole dei rischi che poteva arrecare a causa della sua sieropositività. La maggior parte delle donne contagiate erano state contattate tramite chat.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Settembre 2016, 18:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA