Strisce blu, ultimatum del Tar al Campidoglio:
i rincari potrebbero essere annullati

Strisce blu, ultimatum del Tar al Campidoglio: ​i rincari potrebbero essere annullati

di Flavia Scicchitano
Tempo massimo venti giorni per consegnare in tribunale le carte relative all'aumento delle strisce blu. Il Comune di Roma dovrà depositare al Tar del Lazio tutti gli atti che hanno portato alla decisione di aumentare la tariffa per il parcheggio delle auto a pagamento: documenti relativi all'istruttoria nonché ai criteri e ai parametri utilizzati per le nuove tariffe.





La richiesta emerge dall'ordinanza collegiale interlocutoria emessa ieri dai giudici amministrativi della II sezione, dopo la discussione dei tre ricorsi proposti contro gli aumenti. Il provvedimento approvato insieme al bilancio comunale di previsione a luglio scorso ed entrato in vigore ad agosto ha, infatti, alzato la tariffa oraria da 1 euro a 1,50 euro, cancellato anche la tariffa agevolata giornaliera che consentiva di parcheggiare con 4 euro per 8 ore consecutive, e quella mensile da 70 euro.



Provocando immediatamente l'insurrezione dei cittadini romani e l'impugnazione della delibera con la notifica dei tre ricorsi: uno da parte di un gruppo di professionisti e cittadini romani, uno dal Movimento dei Consumatori e infine dal Codacons, per chiedere prima la sospensione, poi, in sede di giudizio di merito, l'annullamento della delibera.

Ai fini della decisione è necessario «acquisire - si legge nelle ordinanze emesse al termine dell'udienza di mercoledì scorso - tutti i documenti relativi all'istruttoria compiuta ai fini della rideterminazione del piano tariffario provvisorio di cui trattasi nonchè tutti gli atti e/o i provvedimenti aventi ad oggetto i criteri ed i parametri utilizzati ai predetti fini; al predetto adempimento l'Amministrazione dovrà provvedere entro 20 giorni».



Mentre resta confermata la fissazione dell'udienza di discussione del merito dei ricorsi il prossimo 4 febbraio. «Siamo soddisfatti della decisione dei giudici che consentirà di fare chiarezza sull'assurda scelta dell'amministrazione capitolina - ha commentato il Codacons -. Gli automobilisti non sono limoni da spremere e non appena il Comune depositerà i documenti richiesti verificheremo con puntigliosità i motivi che hanno portato a una scelta così abnorme».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Novembre 2014, 09:06
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