Strisce blu, il Campidoglio pronto a ricorrere
al Consiglio di Stato dopo la bocciatura del Tar

Strisce blu, il Campidoglio pronto a ricorrere ​al Consiglio di Stato dopo la bocciatura del Tar

di Paola Lo Mele
Il Campidoglio ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato gli aumenti delle tariffe per le strisce blu della capitale.





La delibera in questione era quella che prevedeva l'aumento della tariffa oraria da 1 euro a 1,50 e la sospensione della giornaliera a 4 euro e della mensile a 70 euro. Ieri a darne notizia è stato il Codacons, promotore dell'azione al Tar che ha portato alla bocciatura dei rincari: «Il Comune ha chiesto ai giudici un decreto cautelare urgente». Dall'opposizione non si sono fatte attendere le critiche alla scelta di Palazzo Senatorio: «Tana per Ignazio Marino. - ha affermato Roberto Cantiani (Ncd) - Sia sportivo, incassi la bocciatura che il Tar gli ha rifilato per l'aumento della sosta tariffata, fatto male, anzi peggio, e eviti di impegnare gli avvocati di Roma Capitale e il Consiglio di Stato su un ricorso a una sentenza che lo richiama a operare scelte oculate e ragionate».



«Pur avendo criticato il rincaro delle strisce blu, soprattutto per quanto riguarda coloro che lavorano in centro e che non hanno la possibilità di raggiungere il posto di lavoro con i mezzi pubblici e parcheggiare altrove, - il commento della presidente della commissione Trasporti Annamaria Cesaretti (Sel) - credo che sia legittimo il ricorso del Campidoglio al Consiglio di Stato, perché la sentenza del Tar sembra entrare più nel merito politico che giuridico».



Una valutazione, quest'ultima, in linea con le parole pronunciate dall'assessore ai trasporti di Roma Guido Improta proprio nel giorno della sentenza del Tribunale amministrativo regionale, che, a suo parere, ha compiuto «delle valutazioni politiche che non ci convincono proprio».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Marzo 2015, 09:07
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