
Il 'nuovò stadio della Roma è, di fatto, un altro progetto rispetto a quello originario, con il Campidoglio che rinuncia all'idea di costruire l'impianto in un'altra area e il club di James Pallotta che, dalla sua, rinuncia a gran parte delle opere che aveva in mente di realizzare. Soprattutto, spariscono le 'famigeratè torri che tanti strali hanno attirato fin dall'inizio del lunghissimo iter e che saranno rimpiazzate da edifici più bassi, a pochi piani, ed ecocompatibili.

A differenza della delibera dell'epoca Marino, sono previsti più interventi per definire l'interesse pubblico, a garanzia dei cittadini: massima accessibilità dell'area con il trasporto pubblico su ferro, con il potenziamento della ferrovia Roma-Lido e l'acquisto di nuovo treni (i passeggeri della FL1 potranno accedere all'area attraverso un ponte ciclo-pedonale). Un altro intervento previsto riguarda l'unificazione della via Ostiense con la Via del Mare nel tratto che va dal Grande Raccordo Anulare a viale Marconi.

Il progetto prevede inoltre la messa in sicurezza dei Fossi di Vallerano e Acquacetosa Ostiense e la realizzazione del Parco fluviale, nonchè un sistema di videosorveglianza e la costruzione di edifici a basso impatto ambientale (pochi piani) e ad alti standard energetici. Sono infine previsti interventi di accessibilità «da e al» fiume Tevere con i relativi interventi sulla viabilità. Il progetto dovrebbe avere il via libera dall'Aula capitolina a metà giugno.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Maggio 2017, 21:13
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