Nuovi guai per Borgese: "Minacce alla ex moglie".
Una 17enne: "Mi ha palpato in ascensore"

Nuovi guai per Borgese: "Minacce alla ex moglie". ​Una 17enne: "Mi ha palpato in ascensore"

di Davide Manlio Ruffolo
Spunta un nuovo caso giudiziario ad inguaiare Simone Borgese, il 30enne romano reo confesso della violenza sessuale ai danni di una tassista romana.





A farne le spese, questa volta, è stata l'ex moglie. Al 30enne romano, nel processo iniziato ieri, il pm Filomena Angiuni contesta infatti il reato di minaccia e quello di violazione degli obblighi di assistenza familiare sia per l'ex compagna che per la figlia. Secondo quanto riporta il capo d'imputazione Borgese “nonostante venissero presi, di volta in volta, accordi verbali e telefonici con la moglie” su tempi e modalità per gli incontri con la figlioletta, “sistematicamente e all'ultimo momento, modificava le modalità di frequentazione” senza alcun accordo con la donna.



Un comportamento che rese difficili i rapporti fra i due ex coniugi, al punto che Borgese sarebbe arrivato, continua il capo d'imputazione, a minacciarla: «Ti farò rimanere da sola. Se provi a levarmi la bambina hai finito di vivere».

Nuovi guai, quindi, per il giovane romano che, giorno dopo giorno, vede complicarsi la propria posizione.



Tutto ha avuto inizio l'8 maggio scorso, alle 7 di mattina, quando una tassista risponde alla chiamata di un potenziale cliente. Il giovane, di bell'aspetto, sale sul taxi e chiede alla donna di portarlo in via Pescina Gagliarda, una stradina di campagna in zona Ponte Galeria. Arrivato a destinazione, però, Borgese anziché pagare la corsa, tira fuori un coltello e immobilizza la donna. Subito dopo la stordisce con un pugno e la costringe ad un rapporto sessuale, terminato il quale si da alla fuga. Ma gli investigatori, in appena due giorni, riescono a risalire all'identità del cliente e lo arrestano.



Le foto del giovane iniziano a circolare su tv e giornali e quella che sembrava una storia chiusa, in realtà, era solo all'inizio. Un'altra tassista, infatti, riconosce in quel volto, lo stesso del cliente che, ad aprile, era stato sorpreso a masturbarsi nel suo taxi. Non solo. Le stesse immagini, pochi giorni fa, hanno portato una 17enne a riconoscere in Borgese l'uomo che, nel mese di giugno del 2014, l'aveva palpeggiata all'interno di un ascensore. Proprio la giovane, nei prossimi giorni, sarà sentita dal pm Eugenio Albamonte in sede di incidente probatorio.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Maggio 2015, 09:18
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