Sul Gianicolo, a spasso nel Risorgimento: museo gratis per un giorno

Sul Gianicolo, a spasso nel Risorgimento: museo gratis per un giorno

di Elena Panarella
L’Associazione Amilcare Cipriani – Comitato Gianicolo (organizzazione no profit) organizza da tempo con passione visite guidate direttamente sui luoghi dove nel 1849 avvennero gli scontri tra i Garibaldini e i Francesi, che corrispondono oggi al quartiere Monteverde e al parco del Gianicolo. La visita dei posti che videro la resistenza dei repubblicani, comprende il Mausoleo Ossario Gianicolense ove tra le lapidi dei caduti per Roma è il sarcofago in porfido di Goffredo Mameli. Tanto apprezzato il lavoro portato avanti dal presidente Enrico Luciani e molti collaboratori tra cui l’addetto ai rapporti esterni, Roberto Cerulli, che hanno "conquistato" la possibilità di aprire le porte del Museo del Risorgimento a tutti gli appassionati.



L’appuntamento. In occasione della presentazione della postazione dedicata alla Repubblica Romana curata dall’Associazione e dal Comitato, il Museo centrale del Risorgimento offrirà una giornata di visita gratuita e riservata martedì 3 febbraio alle ore 10 (appuntamento- ingresso lato Fori).



Il sito (www.comitatogianicolo.it) portato avanti da oltre dieci anni e rinnovato «contribuisce alla valorizzazione della memoria storica della Repubblica romana del 1849 e offre un’ampia panoramica delle attività del Comitato Gianicolo - spiega il presidente Luciani - Una rinnovata veste grafica accoglie il visitatore con immagini scorrevoli che introducono a diversi aspetti della storia della Repubblica Romana. Raccontiamo la difesa di Roma dal punto di vista degli italiani attraverso un imponente apparato iconografico, proveniente dalle collezioni della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, del Museo Centrale del Risorgimento, e di collezioni private». Il punto di vista francese si avvale invece «delle litografie di Auguste Raffet tratte dalla serie “Souvenirs d’Italie. Expedition de Rome”, con immagini in possesso dell’Associazione su autorizzazione della Fondazione e Biblioteca Marco Besso: per le singole litografie di Raffet si effettua il link al sito del Louvre che mostra gli schizzi ripresi dall’artista nei luoghi dei combattimenti e gli studi preparatori. Per “Il territorio e i campi di battaglia” oltre ai disegni tecnici e alle mappe della Stato Maggiore francese è possibile fruire della visione a volo d’uccello delle zona degli ultimi combattimenti grazie all’elaborazione elettronica dal quadro di Theodore Jung del 1852 su concessione dei Musées Nationaux francesi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Gennaio 2015, 17:42