Roma, Giachetti omaggia Petroselli e annuncia:
"Ho già in mente la mia squadra di governo"

Roma, Giachetti omaggia Petroselli e annuncia: "Ho già in mente la mia squadra di governo"

di Paola Lo Mele
Il primo omaggio da candidato è andato a Luigi Petroselli, «sindaco di piccole e grandi cose, degli esclusi e dei deboli». Ieri il vincitore delle primarie del centrosinistra Roberto Giachetti (i dati ufficiali: 47.317 votanti e circa 3000 schede bianche), ha voluto iniziare la nuova fase della sua campagna elettorale andando sulla tomba del primo cittadino più amato della Capitale.

«In giunta con me porterò solo persone competenti e appassionate, che presenterò alla città 15 giorni prima del voto. - ha annunciato – E voglio dire una cosa molto chiaramente: io giro in scooter, il carro del vincitore è quello lì e quindi, anche per evidenti motivi di spazio, non vi affannate perché non ci sale nessuno. Niente ricatti, niente spartizioni di poltrone». Parole dure, rivolte anche al suo stesso partito, a cui chiede di fare «una lista di persone pulite e al di sopra di ogni sospetto, perché Roma e i romani un'altra occasione non ce la daranno. E hanno ragione». 

Al M5S lancia una sfida concreta: un confronto sui contenuti e non solo sull'onestà, che è il punto di partenza. Ma tra le spine nel fianco che Giachetti potrebbe trovare nella sua corsa a sindaco, c'è in primis il fantasma di un competitor interno. «Le primarie sono state un mezzo flop perché mancava la sinistra e perché il Pd ha voluto far finta che non fosse successo niente, che nessuno fosse andato dal notaio - l'affondo del segretario di Sel Roma, Paolo Cento -. Con Stefano Fassina abbiamo messo in campo un progetto autonomo che si è rivelato vincente e che ora prende forza con l'idea di una lista civica, democratica e di sinistra, come propone Walter Tocci, per unire tutte le forze: da Marino a Bray». 

A far sentire la loro voce, in risposta al commissario dem Matteo Orfini, sono stati anche i supporter dell'ex sindaco, riuniti in una associazione che si chiama Parte Civile: «I fallimentari risultati dell'affluenza alle primarie del PD - secondo loro - testimoniano la rabbia di un'ampia parte dell'elettorato del centrosinistra che solo tre anni fa, con entusiasmo, aveva partecipato alle primarie che videro la vittoria di Marino». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Marzo 2016, 09:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA