Roma, ecco le visite guidate al bunker dei Savoia a Villa Ada

Roma, ecco le visite guidate al bunker dei Savoia a Villa Ada

di Valentina Conti
Le temperature siberiane non hanno scoraggiato i visitatori del Bunker dei Savoia all'interno di Villa Ada, aperto ieri in via straordinaria. Rimase, come noto, abbandonato e vandalizzato per 70 anni, fino alla recente inaugurazione nel marzo scorso, dopo l'opera consistente di bonifica attuata per mano dell'associazione Roma Sotterranea. 
«La politica non vìoli questo luogo. Da qui esca solo la storia, è scritto in un cartello all'ingresso. Perché non vogliamo strumentalizzazioni politiche. Questa è sola storia ridata a Roma, ai romani e ai turisti», spiega Guglielmo Pizzirani di Roma Sotterranea.

Un rifugio come documentato - con la particolarità di un ingresso carrabile, con due ante di ferro e cemento che pesano 1.800 Kg ognuna. Il percorso si snoda tra porte-filtro, bagni creati all'occorrenza e un sofisticato sistema di aerazione e un altrettanto sistema idrico, con tanto di vasca e un pozzo a dispersione. Esiste poi una via di fuga secondaria: 40 gradini che si dovevano salire per raggiungere una piccola torretta cilindrica in mattoni con copertura a forma di fungo posizionata nella parte alta della collina. 

«Il quadro elettrico di cui rimaneva solo l'impronta in cemento, è stato ricostruito con pezzi originali della Premiata Ditta Gaetano Rapizzi, serie Zeus, azienda del viterbese, molto utilizzati a cavallo degli anni '30 e '40. Non essendo possibile avere un'utenza elettrica è stato realizzato un impianto a basso voltaggio - spiega - il bunker si può visitare sabato e domenica su appuntamento online con visita guidata a pagamento e poi nei giorni di apertura straordinaria come oggi (ieri, ndr), la terza domenica del mese, visita libera al costo solo di 5 euro. Basta seguire le frecce indicative all'interno di Villa Ada».

«Quando l'abbiamo visto per la prima volta questo luogo era in preda totale all'abbandono, ci sono le foto nei pannelli che lo testimoniano», Adriano Morabito sempre dell'associazione. «Oggi chi viene a visitarlo può coniugare la curiosità di conoscere un pezzo di memoria storica con una passeggiata nel verde di Villa Ada».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Gennaio 2017, 14:00
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