Decoro e legalità, a Roma 100 detenuti
lavoreranno come netturbini

Decoro e legalità, a Roma 100 detenuti lavoreranno come netturbini

di Sofia Arriva
Un centinaio di detenuti impiegati a Roma in servizi di pubblica utilità, in particolare la manutenzione e la pulizia delle aree pubbliche. È il primo step di un progetto, che parte nell'anno del Giubileo, ma si vuol far proseguire anche in futuro, grazie a un accordo firmato oggi al ministero della Giustizia tra il ministro Andrea Orlando e il commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca.

L'obiettivo è quello di unire «il percorso di rieducazione di chi è in carcere con una ricaduta positiva per tutta la collettività», ha spiegato Orlando, sottolineando che «nelle strutture carcerarie nelle quali i detenuti lavorano, la recidiva, il cui tasso in Italia è il più alto d'Europa, è crollata».

«Il lavoro - ha aggiunto Tronca - è uno stimolo alla ricostruzione etica e questo progetto, di cui sono orgoglioso, è un'opera di cui i romani hanno bisogno perché si inserisce in un contesto urbano che necessita di interventi di tutti i i tipi. Per questo lo considero un piano di recupero alla legalità quotidiana, che unisce legalità a solidarietà. Victor Hugo ha scritto che colui che apre le porte di una scuola chiude quella di una prigione. Parafrasando si potrebbe dire che chi apre le porte della società, chiude quelle del carcere».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Aprile 2016, 09:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA