Pestaggio a piazza Barberini, nei guai altri due
tassisti: "Hanno favorito la fuga del collega"

Pestaggio a piazza Barberini, nei guai altri due ​tassisti: "Hanno favorito la fuga del collega"

di Davide Manlio Ruffolo
Prima il brutale pestaggio del 64enne Antonio Cavallaro, per ragioni di viabilità, poi la fuga del tassista (un 37enne romano) autore dell'aggressione.





Per questi fatti, il 37enne è stato iscritto al registro degli indagati con l'accusa di “lesioni volontarie”. Ma gli inquirenti di piazzale Clodio, su impulso di Giuseppe Cavallaro (avvocato e figlio dell'uomo aggredito) che nella giornata di domani depositerà un'integrazione alla denuncia, starebbero vagliando la posizione di altri due colleghi dell'aggressore, che rischierebbero di essere indagati per omissione di soccorso. Secondo il legale, i due tasssisti avrebbero incitato il collega alla fuga.



La vicenda risale al 2 aprile scorso quando Cavallaro, in compagnia di uno dei suoi figli, aveva parcheggiato in piazza Barberini in uno dei posti riservati ai taxi. Per questa ragione il tassista 37enne gli si era avvicinato intimandogli di liberare il posto. Inutile la spiegazione del 64enne che, mostrando una ricetta medica, aveva chiesto di poter sostare “per pochi minuti” in modo da poter acquistare un farmaco per il figlio affetto dalla sindrome di down. I due, infatti, discutono. Poi il 64enne si avvia verso la farmacia ma viene raggiunto dal tassista che lo scaraventa a terra, procurandogli la frattura del femore e un trauma cranico, prima di darsi alla fuga.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Aprile 2015, 08:19
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