No alle Olimpiadi, Pancalli: “Roma continuerà
ad avere barriere architettoniche”

No alle Olimpiadi, Pancalli: “Roma continuerà ad avere barriere architettoniche”

di Piergiorgio Bruni
«Mi sembra che stiamo privando di un sogno tutti i cittadini. Non sono i grandi eventi che producono i debiti ma come vengono realizzati». E’ amareggiato Luca Pancalli. E con lui tutti i disabili che, con l’eventuale organizzazione delle Olimpiadi, avrebbero visto cambiare la fisionomia di Roma.

Dal semplice abbattimento delle infinite barriere architettoniche fino alla concreta possibilità di vivere lo sport nel rispetto delle proprie difficoltà. «Pertanto – prosegue il presidente del Comitato Paralimpico Italiano, durante la conferenza stampa nel salone d’onore del Coni, dopo il mancato incontro con il sindaco Raggi – mi sarei aspettato coraggio, da parte di chi fa della trasparenza, il rigore e la serietà alla lotta agli sprechi, di accettare la sfida e dimostrare che noi italiani siamo in grado di fare le cose fatte bene e con disciplina».

Ospitare le Paralimpiadi sarebbe stato, e la recente edizione brasiliana lo testimonia, uno tsunami culturale, sociale ed economico. Un’occasione irripetibile, come detto, di ripensare l’intera città in termini di accessibilità, immagine della disabilità e vivibilità delle periferie. Deluso, invece, da chi al Comune, ha voluto appendere il cosiddetto “cappello al chiodo” sull’impianto del Tre Fontane. Area che, al Campidoglio, dicono di voler trasformare nella casa paralimpica tricolore. «E’ dal 2006 – conclude Pancalli – che passo dopo passo stiamo lavorando, con evidenti risultati, in quella direzione».

Quasi contemporaneamente all’incontro al Coni, poi, arriva una nota ufficiale del Comitato Promotore Roma 2024. Poche righe in cui si elencano tutti i possibili obiettivi mancati con il ritiro della candidatura e ci si domanda retoricamente «come la nuova classe dirigente che governa Roma, non abbia il coraggio di assumersi la responsabilità del futuro: la Raggi col no farà perdere 200mila posti di lavoro delle nuove generazioni». 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Settembre 2016, 09:35
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