Marchini incontra la Destra: "Per mio nonno,
Mussolini fu il più grande urbanista di sempre"
di Paola Lo Mele
Con Virginia Raggi, candidata del Movimento Cinque Stelle, che ha attaccato Alfio Marchini per l’aver detto che da sindaco, personalmente, non le celebrerà. «Non ho mai visto un obiettore di coscienza su questo tema. Rispetti la legge», ha puntato il dito la pentastellata. Alla possibilità dell’obiezione di coscienza si è richiamata, invece, Giorgia Meloni (FdI): «Il ddl doveva prevederla». Se sarà sindaco, però «rispetterà la legge». Nonostante il suo alleato Matteo Salvini abbia invitato nel resto d’Italia i sindaci leghisti a «disobbedire».
Non ha fatto mancare la sua stoccata nemmeno Roberto Giachetti, in corsa per il centrosinistra: «Grazie ad una battaglia importante che io sottoscrivo fino alla fine abbiamo raggiunto un diritto per tante migliaia di persone che non ne avevano. Marchini è ‘occupato’ da una cultura retrograda».
Intanto il civico che corre con il cuore nel simbolo, ieri, ha incontrato i candidati della lista Storace, a cui ha raccontato un aneddoto particolare. «Era il 1968 - ha ricordato Marchini - e mio nonno venne invitato alla facoltà di Architettura a Valle Giulia. Chiesto, alla fine della lezione, chi è il più grande urbanista in questa città? E rispose: Benito Mussolini». La competizione elettorale, al di là delle unioni e delle opinioni sul ventennio, va avanti. Stefano Fassina ha presentato ricorso al Tar contro l’esclusione delle sue liste e il verdetto è atteso entro venerdì. Per ora, il candidato di SI non ha intenzione di mollare: prosegue con gli appuntamenti, si dice fiducioso e, in caso di esclusione definitive, ha già annunciato che non farà mancare l’indicazione di voto di Sinistra Italiana.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Maggio 2016, 09:33
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