Maltempo, riapre la Tangenziale dopo 5 mesi dalla frana

Riapre la Tangenziale est dopo 5 mesi
Questa mattina ha riaperto al traffico la carreggiata della Tangenziale all'altezza di Corso Francia chiusa dopo l'ondata di maltempo del 30 e 31 gennaio scorso.









L'intervento sulla tangenziale si è reso necessario dopo lo scivolamento di una porzione di pendio, che avrebbe potuto mettere a rischio cedimento i palazzi costruiti sul lato della collina. Tecnici e geologi hanno portato a termine l'opera di riassetto idrogeologico dell'intera area. Durante i sopralluoghi sono state riscontrate diverse anomalie rispetto alle informazioni delle vecchie carte in possesso dell'amministrazione che non riportavano l'esatta conformità del terreno: pura terra argillosa anzichè argilla cementizia.



«Avremmo potuto solo togliere la terra con la 'palà, come qualcuno suggeriva ironicamente con scritte sui new jersey - ha detto il sindaco Ignazio Marino, presente alla riapertura della Tangenziale - e invece siamo andati in fondo per risolvere il problema sulla collina mettendo in sicurezza la vita di dozzine di famiglie che abitano in palazzine che erano a rischio».




«Abbiamo inviato esperti, geologi, professori dell'università - ha aggiunto il sindaco - per verificare che cosa era accaduto nella collina e quali erano le sue caratteristiche idrogeologiche. Siamo entrati appartamento per appartamento e ci siamo resi conto che gli edifici erano stati costruiti in maniera, diciamo, poco sicura, che c'era il rischio non solo della frana sulla strada (e quindi dei problemi per il traffico) ma anche il pericolo di crollo delle palazzine con dozzine di famiglie. Un rischio non di disagio ma di morte. E a questo punto abbiamo deciso di fare quello che non era stato fatto in passato, cioè un'operazione che mettesse in sicurezza la collina».



Gli interventi effettuati sono stati divisi in due fasi: la prima di studio e analisi delle criticità, la seconda di messa in sicurezza e ricostruzione del sedimento scivolato. Si è proceduto a disboscamenti e bonifiche, rimozione dei rifiuti e delle opere abusive, rimozione delle barriere antirumore (dove presenti) o degli altri ostacoli per i cantieri; monitoraggi elettronici della stabilità degli edifici vicini ai dissesti; carotaggi e sondaggi geognostici; sopralluoghi negli appartamenti limitrofi all'area; riempimento delle cavità sotterranee e interventi di stabilizzazione; progettazione e pianificazione in collaborazione con il Ceri, Centro di ricerca previsione prevenzione e controllo dei rischi geologici, della Sapienza e l'Acer, Associazione Costruttori Edili Di Roma e Provincia; risoluzione dei conflitti e accordi con i privati proprietari.



Nella seconda fase si è operato direttamente sul cantiere, con una lunghezza totale di 48 metri e un'altezza di 8. Sono stati impiantati 500 pali di 20 cm di diametro: 390 da 12 metri nella parte superiore e 110 pali di 15 metri nella parte inferiore, ovvero 6.330 metri di pali (6,3 km) impiantati a terra per sostenere il versante. A ciò si aggiungono 300 chiodi di 5 metri, 30 'microdrenì di 6 metri e un tubo drenante. Sono stati impiegati 1100 metri cubi di calcestruzzo, 200 per l'intervento e 900 per il riempimento delle cavità trovate nel corso dei lavori. Sono state utilizzate due trivelle e 20 persone per turni prolungati di 11 ore, per un totale 17.600 ore lavorate. I lavori hanno permesso di mettere in sicurezza 30 famiglie e 90 locali monitorati attraverso una telecamera a infrarossi. L'intervento proseguirà per le rifiniture e l'installazione delle barriere antirumore senza rilevanti impatti alla viabilità.



Marino ha spiegato inoltre che «lo stesso lo stiamo facendo sulla via Cassia e sulla Panoramica.
Qui ad esempio per dare la dimensione dell'operazione, nella parte alta della collina, dove gli operai nemmeno si vedevano perchè erano appunto sulla collina, abbiamo piantato 390 pali d'acciaio lunghi 12 metri e con un diametro di 20 centimetri. E alla base della collina altri 110 pali, insomma 500 strutture di acciaio che adesso hanno messo in sicurezza l'intera collina».

Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Giugno 2014, 14:24
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