Mafia capitale, vertice tra Gabrielli e Pignatone:
"No al commissariamento del Campidoglio"

Mafia capitale, vertice tra Gabrielli e Pignatone: ​"No al commissariamento del Campidoglio"

di Flavia Scicchitano
Quattro ore per discutere e dare il parere (non vincolante) sulla relazione degli ispettori sulle presunte infiltrazioni mafiose in Campidoglio dopo l’inchiesta di Mafia Capitale.





Dalle 15.30 alle 19.30 di ieri, il comitato provinciale per l’ordine pubblica e la sicurezza ha riunito in prefettura il prefetto Franco Gabrielli, il procuratore capo Giuseppe Pignatone, il questore Nicolò D’Angelo e i comandanti provinciali dei carabinieri e della Finanza. L’orientamento, da quanto trapelato, è di non voler commissariare il Comune di Roma e mandare così a casa Marino.



Uno degli ultimi atti della procedura che, entro la settimana porterà il prefetto a consegnare sul tavolo del ministro Angelino Alfano la relazione con le sue conclusioni: richiesta o meno dello scioglimento del Comune di Roma per mafia. Ipotesi che al momento sembra lontana. «Entro la fine di questa settimana, il prefetto di Roma formulerà al ministro dell'Interno la proposta concernente le misure da adottarsi nei confronti dell’amministrazione capitolina - ha comunicato la prefettura in serata - Nel corso della seduta, il prefetto ha illustrato le conclusioni espresse dalla commissione di accesso nella relazione depositata il 15 giugno scorso e ha svolto le proprie considerazioni. Sulla base del complesso degli elementi esposti e dell'ulteriore disamina svolta, il comitato ha espresso le proprie valutazioni».



La procedura, nel caso in cui la relazione del prefetto contenesse l'indicazione di sciogliere il Comune, prevede che l'eventuale scioglimento sia disposto dal governo.
Quindi sarebbe il ministro dell'Interno a dover proporre lo scioglimento al presidente della Repubblica, che a sua volta dovrebbe emettere il decreto di scioglimento.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Luglio 2015, 08:48