La Sapienza, Gaudio eletto nuovo Rettore:
"Ora aule e biblioteche aperte 24 ore su 24"

La Sapienza, Gaudio eletto nuovo Rettore: "Ora aule e biblioteche aperte 24 ore su 24"

di Lorena Loiacono
Prima settimana da Rettore alla Sapienza, per il neo eletto Eugenio Gaudio: 58 anni, preside dal 2010 della facoltà di Medicina e farmacia, era lui il favorito.





Quale sarà il suo primo passo?

«Al fianco degli studenti. Fino al 30 ottobre, quando ci sarà il passaggio di consegne, resto il preside di medicina: oggi infatti incontrerò le matricole per presentare loro la facoltà. Un momento fondamentale che, dal prossimo anno, voglio estendere a tutte le 11 facoltà: La Sapienza riparte dalla componente più importante: i ragazzi».



Dagli studenti ha ottenuto il 70% dei voti. Come interpreta questo dato?

«Con grande soddisfazione. I ragazzi non sono certo manipolabili. Anzi. Il mio impegno è tutto per loro».



Ad esempio?

«Non voglio promettere la luna nel pozzo, ma partire con aule e biblioteche da sistemare e da aprire. Sperimenteremo l'apertura 24 ore su 24 di due biblioteche: una nella città universitaria e una in un polo distaccato, a cui accedere tramite badge anche di notte con la videosorveglianza. Se funziona, allargheremo il progetto anche ad altre strutture».



In campagna elettorale ha parlato anche di eventi culturali, conferma?

«Certo. Come per l'esperienza musicale di Musa, voglio aprire il cineforum e i teatri. Allargare gli orizzonti culturali per stimolare un autentico senso di appartenenza. Nei giovani e in tutto il personale, docente e amministrativo».



Cosa ne pensa del tanto contestato numero chiuso per medicina?

«Da presidente della conferenza delle facoltà di medicina credo che sia l'unico modo per garantire il risultato negli studi: da noi il 90% si laurea e il 60% lo fa nei tempi giusti. La validità del nostro titolo in Europa dipende anche dalla frequenza obbligatoria: con più iscritti non potremmo garantirla. Ho chiesto un tavolo tecnico al ministro Giannini per discutere le modalità di selezione ma il numero programmato è imprescindibile. Evitiamo la facile demagogia».



Cosa risponde a chi avrebbe voluto scongiurare l'elezione di un altro Rettore preside di medicina, come era Luigi Frati?

«Che i numeri gli hanno dato torto. Ho ottenuto il 70% dei voti degli studenti e il 60% di quelli espressi nel totale: vanno ben oltre la capacità della facoltà di medicina, che arriva alla soglia del 25%. Perché vivere l'elezione del Rettore come un derby, non premia nessuno».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Ottobre 2014, 11:45
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