La Sapienza, 20 candidati denunciano: "Test
sbagliati, quelli di matematica al posto di chimica"

La Sapienza, 20 candidati denunciano: "Test ​sbagliati, quelli di matematica al posto di chimica"

di Lorena Loiacono
Un plico sbagliato e la prova va in fumo. Forse. E' caos alla Sapienza, dove 20 studenti sono in attesa di sapere che cosa dovranno fare della loro iscrizione al corso di laurea in chimica. Si tratta di un gruppo di candidati che, lo scorso 11 settembre, si è regolarmente presentato in aula per svolgere il test di ammissione alla facoltà scientifica a numero chiuso ed hanno risposto ai quesiti riportati sul foglio.





Peccato però che le domande fossero destinate ai candidati per la facoltà di matematica. Quesiti simili, ma non gli stessi. Nel plico consegnato, infatti, mancavano proprio le domande di chimica. E gli studenti che si preparano ad un test di ingresso, spesso studiando tutta l'estate, sanno perfettamente come viene composto: in quel caso, ed era evidente, mancavano all'appello proprio i 10 quesiti della materia principale. Ad accorgersene per primo è stato un ragazzo che, prima di terminare la prova, si è recato in segreteria per segnalare l'errore e lì il personale ha ammesso lo scambio. L'errore sarebbe dovuto ad una sovrapposizione di codici molto simili: tra chimica e matematica, infatti, cambiava un solo numero.



Secondo le prime indiscrezioni i due codici finiti nella bagarre erano il 14616 e il 14619. Il candidato ha quindi presentato subito un'istanza, l'11 settembre stesso, per potersi immatricolare comunque al corso di laurea prescelto pur non avendo sostenuto la prova. Ma, ad oggi, deve ancora sapere come andrà a finire. Dalla Sapienza infatti spiegano che «per legge ci sono trenta giorni di tempo per valutare un'istanza, la prima è stata presentata l'11 settembre quindi dall'11 ottobre inizieremo a rispondere».



Ma non è l'unico a rimanere in attesa. Restano, infatti, con il fiato sospeso anche tutti gli altri: una parte dei candidati ha consegnato il foglio in bianco ma tanti altri hanno svolto il test nella sua interezza. Ora spetta all'università fare chiarezza: «Alcuni candidati – spiegano dall'Ateneo - si sono accorti dell'errore subito e quindi hanno consegnato in bianco, mentre altri se ne sono accorti solamente dopo, una volta tornati a casa, e quindi hanno consegnato il test completato».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Ottobre 2014, 11:21
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