La camorra dietro ristoranti e pizzerie
del centro: confiscati 28 locali
di Lorena Loiacono
Tutto di proprietà della famiglia Righi e di Alfredo Mariotti. I beni confiscati erano stati già sottoposti a sequestro di prevenzione nel 2014, su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Roma, e sono attualmente gestiti dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale nel 2014 gli imprenditori Luigi, Antonio e Salvatore Righi furono arrestati dai carabinieri nell'ambito dell'indagine Margarita.Ribattezzata Pizza Ciro, proprio per la caratteristica presenza di pizzerie. A firmare, ora, il decreto di confisca dei beni sono stati i giudici del Tribunale di Roma per «accertata pericolosità sociale dei soggetti, fondata sul loro coinvolgimento in traffici delittuosi gestiti dalla camorra napoletana».
Dalle indagini dei militari è emerso che i fratelli Righi sono abituali riciclatori per conto della camorra al servizio, soprattutto, del clan Contini. E nella capitale, i traffici illeciti riguardavano molti locali delle strade più eleganti del Centro: la famiglia Righi aveva di fatto messo su una holding di società attive nella ristorazione, con un volume d'affari decisamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.La gestione avveniva mediante una rete di società intestate a prestanome, per utilizzare o nascondere ingenti risorse economiche ovviamente di provenienza illecita.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Maggio 2016, 08:46
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