Le casse piangono, il Campidoglio
mette in vendita 600 immobili

Le casse piangono, il Campidoglio ​mette in vendita 600 immobili

di Flavia Scicchitano
Interi condomini, palazzine, appartamenti, negozi e cantine: in tutto 600 immobili di proprietà del Comune di Roma che presto saranno messi all'asta e venduti.





La delibera sulla dismissione del patrimonio immobiliare approderà oggi in Assemblea capitolina, e solo dopo l'approvazione il Campidoglio partirà con le alienazioni. Obiettivo: portare nelle casse del Comune 308 milioni di euro. I locali ad uso commerciale saranno messi all'asta e in caso di gara deserta la base d'asta successiva calerà del 10%. Per le case, invece, è previsto il diritto di opzione all'acquisto per chi ci abita da almeno 5 anni, con sconti del 30% sul prezzo di mercato ma senza possibilità di rivendere prima di 5 anni.



Immobili, oggi in affitto o occupati, che vanno dal centro alla periferia, dal Colosseo, al Circo Massimo, Trevi e Trastevere, Prati, Boccea, Corso Francia, Ardeatina, Tor di Nona, Casilina e Ostiense. Ma «non strategici per l'amministrazione che non ha la mission di affittare case - ha spiegato l'assessore al Patrimonio Alessandra Cattoi -. Sono un patrimonio accumulato dal Comune nei decenni che ha anche costi di manutenzione straordinaria».



Il ricavato sarà vincolato ad investimenti pubblici, a partire dall'edilizia residenziale, spazi culturali, spazi per servizi pubblici, manutenzione urbana. Mentre il baratto degli immobili per opere pubbliche e manutenzione delle strade resta ancora un'ipotesi: «È un po' complicato ma ci stiamo pensando - ha detto Cattoi - Non diamo un appartamento in cambio dell'asfalto ma di una rotonda o un ponte, forse sì».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Febbraio 2015, 09:11
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